Palmisano (M5S): 'Ci opporremo ad ogni livello per riforma dei Fondi di coesione. Vogliono indebolire regioni del Sud Italia e accentrare decisioni su investimenti'


"La riforma della politica di coesione, contenuta nella bozza di bilancio pluriennale che la Commissione europea presenterà ufficialmente domani, rappresenta un colpo durissimo per il Sud Italia. Se le anticipazioni verranno confermate, assisteremo alla cancellazione di strumenti fondamentali come Por, Pac, Fesr e Fse: acronimi dietro cui si celano opportunità concrete per le Regioni meridionali e i loro cittadini. L’idea della Commissione è accorpare tutto in un unico fondo, sottraendo alle Regioni la possibilità di decidere come investire le risorse e riducendo complessivamente i finanziamenti, per dirottarne una parte significativa verso il riarmo e l’Ucraina. Una scelta gravissima che svilisce il significato stesso della coesione europea".

Lo dichiara l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Valentina Palmisano, che aggiunge: "Riceviamo da giorni le preoccupazioni di tanti amministratori locali del Mezzogiorno, allarmati da una possibile centralizzazione delle risorse nei singoli Stati membri. Puglia, Calabria, Campania, Sicilia e tutte le regioni del Sud rischiano di essere private di strumenti essenziali per colmare il divario con il Nord, aumentare la competitività delle imprese e trattenere i giovani nei loro territori".

"La gestione dei fondi di coesione non può prescindere dal coinvolgimento diretto delle Regioni. Chi vuole indebolirle per accentrare le decisioni a Bruxelles o a Roma troverà nel Movimento 5 Stelle una ferma opposizione, in ogni sede istituzionale. Sul bilancio pluriennale – spiega l’europarlamentare - pesano le impronte digitali della presidente Ursula von der Leyen, del Commissario Raffaele Fitto – che ha la delega alla coesione – e di tutte le forze politiche che li sostengono". "In un momento storico segnato da crisi sistemiche – conclude Palmisano – impedire ai territori di scegliere dove e come investire vuol dire cancellare la loro centralità. Ci batteremo con determinazione per impedire questa deriva accentratrici che impoverisce il Sud e tradisce i principi fondanti dell’Unione europea".