Sicurezza in mare e rispetto dell’ambiente: la Guardia Costiera intensifica i controlli sulla costa tra Otranto e San Foca


OTRANTO - Proseguono senza sosta le attività della Guardia Costiera di Otranto e San Foca di Melendugno, impegnate nell’ambito dell’operazione nazionale “Mari e Laghi Sicuri 2025”. Un’iniziativa che, come ogni estate, punta a rendere le nostre coste più sicure e a proteggere la bellezza – e la fragilità – dell’ambiente marino e costiero.

Negli ultimi giorni, gli uomini e le donne della Guardia Costiera hanno passato al setaccio stabilimenti balneari, imbarcazioni da diporto e attività commerciali della zona, controllando che tutto fosse in regola con le normative regionali e le ordinanze marittime.

E i risultati non si sono fatti attendere: sono state elevate cinque sanzioni amministrative per un importo totale di oltre 5.000 euro. Le infrazioni più comuni? Il mancato rispetto dei dispositivi di sicurezza nelle postazioni di salvataggio – fondamentali per la tutela dei bagnanti – e l’occupazione abusiva della fascia di cinque metri dalla battigia, uno spazio che, ricordiamolo, deve restare sempre libero per il passaggio delle persone.

Ma non è finita qui. Durante i controlli, è emersa anche una situazione irregolare in una struttura turistico-ricettiva: da un lato, la mancata registrazione delle operazioni di smaltimento rifiuti, dall’altro, la tardiva iscrizione al RENTRI, il registro elettronico per la tracciabilità dei rifiuti. In tutto, la struttura è stata multata per 1.183 euro.

Anche il mare è stato sorvegliato con attenzione. Un pescatore sportivo è stato sorpreso a praticare pesca subacquea con bombole, un’attività vietata per chi non è professionista. La Guardia Costiera ha subito provveduto al sequestro dell’attrezzatura e alla liberazione in mare del pescato, tra cui alcuni molluschi bivalvi conosciuti come mussoli o piedi di capra.

Nel settore della pesca professionale, è stato sanzionato il comandante di un peschereccio per aver navigato senza un marittimo regolarmente imbarcato, in violazione delle norme previste dal Codice della Navigazione.

Infine, un occhio anche alla filiera del pescato: in un esercizio commerciale sono state riscontrate anomalie nella tracciabilità e nell’etichettatura dei prodotti ittici, con relativa multa da 1.500 euro e sequestro del pesce. Stessa sorte per il conducente di un autocarro appartenente a una nota azienda del settore ittico, trovato privo dei documenti necessari per attestare la provenienza della merce.

L’operazione “Mari e Laghi Sicuri” continuerà per tutta l’estate, con controlli a tappeto lungo la costa adriatica salentina. L’obiettivo è chiaro: garantire sicurezza, legalità e rispetto dell’ambiente, affinché tutti – residenti, turisti, operatori e amanti del mare – possano godersi l’estate in serenità.