Specchia, quel “Fil Rouge” con la bellezza e il futuro

“La bellezza salverà il mondo”, Dostoevskij.

“Il colore è un mezzo per esercitare un influsso diretto sull’Anima…”, Kandinsky.

FRANCESCO GRECO - E’ racchiuso in queste massime di due “giganti” il concept della proposta artistica collettiva intitolata “Le Fil Rouge” (Pigmenti d’anima, sino al 10 agosto nella stupenda location di Palazzo Risolo) che caratterizza l’estate a Specchia (Lecce) e che dà rilievo a pittori di consolidata fama accanto a dilettanti assoluti assai dotati che si propongono allo sguardo del territorio come del forestiero. Giunta alla IX edizione, curata da Viviana Cazzato (con l’associazione culturale “Nenè”, Presicce-Acquarica, progetto grafico e fotografia “Girapagina Design”, addetto stampa Stefano Martella, sponsoring Francesco Luca), la rassegna incarna la mission di scansionare i territori vicini e lontani e proporre i fermenti più interessanti e degni di decodificazioni, sia nei soggetti scelti per le proprie opere che come tecniche di realizzazione. Ecco gli artisti proposti: Ajnos (Viola), Carmìne Antonucci (Trascendenza), Stefano Antozzi (Ali nel silenzio), Erika Azzarello (Abyssi), Simona Candini (Purple Dream: The Rescue), Emanuela Casula (Blue e Balance), Loredana Catania (Ascoltami), Viviana Cazzato (Palpito), Emanuela Cerutti (L’essensiale), Veronica Chessa (Lover’s eye), Daniela Chionna (Cosmos), Veronica Ciccarese (Nascosta in piena vista), Raffaele Di Gioia (FEEL BLUE), Lorenzo Di Pinto (Il cielo di Orleans), Silvia Faieta (Il corpo nero), Rosanna Giani, Gustavo (Kundala), Debora Malis, Susy Manzo (S-compista #40), Steven Marigo (Eco), Andrea Mattiello (Blu Cuore Mente), Neirus (Incanto Scarlatto), Luna Potenziere (Volto in foglia verde), Sam Punzina (Graffi), Angela Regina (Cloe), Tiziana Salvi (Il ricamo), Ersilia Sarrecchia (Intermezzo), Vania Elettra Tam (Espresso macchiato). Cos’è mai, infine, “Le Fil Rouge”? “Ascolto, connessione con il proprio mondo interiore… una danza infinita, propria dell’essere umano…”, (Ornella Schito, psicoterapeuta, istruttrice Mindfulness in prefazione). E dunque, l’arte è la risposta più immediata e soft alla brutalità e volgarità dei nostri tempi, la bellezza nelle sue varie espressioni un ostacolo alla deriva: è stato anche il senso dell’intervento all’inaugurazione della sindaca della città Anna Laura Remigi. Ancora Kandinsky: “L’Anima è un pianoforte con molte corde. L’artista è la mano che con questo o quel tasto porta l’anima a vibrare”.