Addio a Jesto: un infarto spezza la vita del giovane artista romano
ROMA – È un infarto la causa della prematura morte di Justin Yamanouchi, in arte Jesto, avvenuta nella notte tra giovedì 31 luglio e venerdì 1° agosto. Il giovane rapper romano si trovava a Ponte Milvio, nel quadrante nord della capitale, quando è stato colto da un malore improvviso.
Pochi istanti prima, stava riguardando alcune fotografie scattate nel backstage del videoclip a cui aveva lavorato nelle ore precedenti, parte di un progetto che segnava il suo ritorno sulla scena musicale. Dopo anni di silenzio e lontananza dai social, Jesto stava infatti preparando con entusiasmo e creatività un nuovo concept album e un tour nazionale, pronto a condividere con il pubblico quella che definiva “più che un disco, un’opera”: un lavoro corale, ambizioso, capace di intrecciare mondi diversi in una visione unica.
La sua scomparsa ha lasciato sgomenti fan, amici e colleghi. Ma la sua arte – visiva, letteraria e musicale – non sarà consegnata al passato, bensì al futuro: come già previsto, le sue ultime creazioni saranno pubblicate nei prossimi mesi, in linea con il desiderio dello stesso artista, che aveva dichiarato:
“Se mi hai seguito fin qui, preparati perché la parte più importante del viaggio deve ancora iniziare.”
I funerali si svolgeranno martedì 5 agosto alle ore 10:45 presso la Chiesa di Santa Maria in Trastevere, a Roma, in forma privata. I fan e gli amici sono comunque invitati a riunirsi in piazza, davanti alla chiesa, per rendere omaggio alla sua vita e al suo talento fuori dagli schemi.
In un comunicato ufficiale, la famiglia invita tutti a non speculare sul nome e sull’immagine di Jesto, evitando la diffusione di fake news e l’acquisto di materiale non ufficiale. Il merchandising e i contenuti autorizzati saranno diffusi esclusivamente attraverso i canali istituzionali di Maqueta Records, con l’approvazione del fratello, l’artista Taiyo Hyst Yamanouchi.
In questo momento di profondo dolore e raccoglimento, si chiede rispetto per la privacy dei familiari e per la memoria di un artista che ha saputo lasciare un segno autentico, in bilico tra poesia urbana, ironia e verità .
