Benedetta Pilato e Chiara Tarantino fermate all’aeroporto di Singapore: la Farnesina interviene
SINGAPORE – Momenti di tensione per le nuotatrici italiane Benedetta Pilato e Chiara Tarantino all’aeroporto di Singapore, al rientro da una vacanza post-Mondiali. Secondo quanto riportato da diverse fonti tra cui Corriere della Sera, Sky TG24, Repubblica e Gazzetta dello Sport, le due atlete sarebbero state fermate dalle autorità locali con l’accusa di furto.
La vicenda risale al 14 agosto 2025, quando le telecamere dell’aeroporto avrebbero ripreso Chiara Tarantino, originaria di Corato, mentre infilava nella borsa di Pilato alcuni oggetti sottratti autonomamente. Immediatamente le autorità hanno ritirato i passaporti delle due nuotatrici e le hanno trattenute per diverse ore per accertamenti.
La situazione è stata gestita prontamente dalla Farnesina, con l’intervento diretto del ministro degli Esteri Antonio Tajani e del presidente della Federnuoto Paolo Barelli, che hanno contribuito a risolvere la vicenda sul piano diplomatico. Dopo interrogatori e verifiche, le due atlete hanno potuto lasciare l’hotel in cui erano state temporaneamente trattenute e imbarcarsi sul volo per l’Italia, rientrando il 20 agosto 2025.
Le nuotatrici hanno rilasciato scuse formali e hanno ricevuto un avvertimento ufficiale dalle autorità locali. La vicenda, che ha catturato l’attenzione dei media italiani solo nelle ultime ore, si chiude senza ulteriori conseguenze legali, ma con grande risonanza mediatica.
La vicenda risale al 14 agosto 2025, quando le telecamere dell’aeroporto avrebbero ripreso Chiara Tarantino, originaria di Corato, mentre infilava nella borsa di Pilato alcuni oggetti sottratti autonomamente. Immediatamente le autorità hanno ritirato i passaporti delle due nuotatrici e le hanno trattenute per diverse ore per accertamenti.
La situazione è stata gestita prontamente dalla Farnesina, con l’intervento diretto del ministro degli Esteri Antonio Tajani e del presidente della Federnuoto Paolo Barelli, che hanno contribuito a risolvere la vicenda sul piano diplomatico. Dopo interrogatori e verifiche, le due atlete hanno potuto lasciare l’hotel in cui erano state temporaneamente trattenute e imbarcarsi sul volo per l’Italia, rientrando il 20 agosto 2025.
Le nuotatrici hanno rilasciato scuse formali e hanno ricevuto un avvertimento ufficiale dalle autorità locali. La vicenda, che ha catturato l’attenzione dei media italiani solo nelle ultime ore, si chiude senza ulteriori conseguenze legali, ma con grande risonanza mediatica.
