Diodato incanta Barletta: una notte tra poesia e rivoluzione al Fossato del Castello Svevo

BARLETTA - Quando musica, voce e scenografia si fondono alla perfezione, ciò che ne nasce non è solo un concerto, ma un’esperienza. È esattamente ciò che lo scorso 3 agosto nel Fossato del Castello Svevo di Barletta, dove Diodato ha portato in scena una delle tappe più emozionanti del suo tour estivo Estate 25. Un’unica data pugliese, attesa e vissuta con trasporto da un pubblico commosso e partecipe.

Diodato non si limita a eseguire canzoni. Ogni sua esibizione è un atto di verità. Avvolto in una scenografia essenziale e quasi mistica, spesso illuminato solo in silhouette, ha fatto vibrare la pietra millenaria del castello con la sua voce densa di emozione. Il disegno luci di Bobo Amadei ha trasformato il palco in uno spazio poetico, dove le canzoni prendevano corpo e diventavano immagini.

La scaletta è stata un crescendo di emozioni: da “Un atto di rivoluzione” a “Fino a farci scomparire”, passando per momenti più delicati come “Così speciale” o “La mia terra”. Ogni brano è stato introdotto con discrezione, lasciando che fossero le note e i silenzi a parlare. Il finale, affidato a “Ti muovi”, “Molto amore” e una potentissima “Che vita meravigliosa”, ha sancito l’abbraccio finale tra artista e pubblico.