Grottaglie, cala il sipario sul Terraviva Festival 2025: edizione da record con oltre 10mila presenze
GROTTAGLIE – Si è chiusa con un trionfo l’edizione 2025 del Terraviva Festival – Powered by Rolling Stone Italia, che per un mese ha trasformato Grottaglie in un palcoscenico diffuso di musica, arte, incontri e partecipazione.
Con oltre 10.000 presenze complessive, quattro giornate sold out e un programma capace di coinvolgere pubblici diversi, l’evento firmato AWA Productions ha animato le location simbolo della città : dalle suggestive Cave di Fantiano a Piazza Regina Margherita, dal Castello Episcopio fino al cuore del Quartiere delle Ceramiche.
Artisti, mostre e contaminazioni culturali
Sul palco si sono alternati grandi nomi della musica italiana come Tedua, Bresh, Fabrizio Moro e Roberto Vecchioni, a cui si sono affiancati progetti espositivi di prestigio come “ICONIC” di Rolling Stone, spazi dedicati ai bambini con Terraviva Kids a cura di Bontempi, talk, contest e momenti di confronto.
Un cartellone pensato per restituire alla comunità un’esperienza autentica, accessibile e intergenerazionale, capace di generare valore e nuove connessioni.
L’orgoglio della cittÃ
“Un’edizione memorabile, costruita insieme a un’intera comunità ” – commenta lo staff di AWA Productions, che sottolinea come il festival sia stato “molto più di una rassegna musicale: un esercizio di immaginazione condivisa, un progetto collettivo nato dal dialogo tra istituzioni, imprese e cittadinanza”.
AWA ha ringraziato il Comune di Grottaglie, il sindaco Ciro D’Alò, l’assessore allo Spettacolo Vincenzo Quaranta, e le dirigenti Daniela De Vincentis e Valeria Talò, oltre ai partner nazionali e locali come Rolling Stone Italia, Rivista Studio, Linkiesta ETC, Urban Vision e agli sponsor Birra Raffo, Tormaresca Wine e Altamura Distilleries.
Il gran finale
Il concerto gratuito di Roberto Vecchioni, in una gremitissima Piazza Regina Margherita, ha rappresentato l’apice poetico di un mese di eventi che hanno sancito il ruolo di Grottaglie come città della cultura contemporanea, proiettata verso il futuro ma radicata nelle sue tradizioni.
