Madonna del Buoncammino, divina protettrice dei passi terreni, è tempo di festa!
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| (ph: G. Petronella, Ass. Madonna del Buocammino) |
ROBERTO BERLOCO - ALTAMURA. Puntuale come in ogni anno passato, anche durante questi giorni precedenti la Domenica che segue a Ferragosto - che stavolta cade il 17 - la Madonna del Buoncammino torna ad illuminare di sé il nocciuolo delle conversazioni estive della collettività altamurana, dando sapore a ciascuna parola e aprendo l’animo comune al soffio di una speciale gioia amorosa.
E’ Lei! Si, è la Madonna prediletta del borgo federiciano! La più ammirata, la più invocata, la più fidata! La più amata, la più onorata, la più adorata!
Detto senza timore. In fondo, quella del Buoncammino è sopra e prima di tutto una solennità dell’anima. E, consapevolmente o meno, è così che quella che è la festa religiosa più estesa, intensa e articolata di Altamura, viene avvertita dalle masse di devoti, altamurani veraci come pure forestieri pugliesi, lucani e, sempre meno di rado, anche di assai più in là.
Che si tratti di pie donne o uomini di fede, in molti sentono - e non, cioè, immaginano - come quella mirabile icona di legno, materiale rappresentante la Madonna del Buoncammino e detta Venerata Immagine - celi al proprio interno un cuore sovrannaturalmente materno, divinamente affettuoso, straordinariamente benefico. In molti di più, magari senza riuscire a spiegarselo ma sino in profondità, avvertono quanto abbondante sia l’apporto di grazia e di grazie che questa particolare Madre di Dio sia capace di ’assicurare a chi ne attiri lo sguardo, a chi ne impetri il favore, a chi ne sospiri la benevolenza.
A testimoniarlo nei fatti, stanno quei quadretti di ringraziamento votivo appesi lungo le pareti del corridoio che congiunge la sagrestia agli ambienti destinati al pubblico culto. Ognuno di essi sta lì a raffigurare la gratitudine per un intervento concreto della titolare del santuario in favore di chiunque si sia posto sotto la potente ala del suo soccorso. E, si badi, spesso anche senza una chiara coscienza di averlo fatto, ma come in conseguenza di una spontanea, intima remissione che, comunque, tiene sempre una propria ritualità.
A confermarlo nel quotidiano e solo per esempio, sono le preghiere alla mossa di mettersi alla guida prima di un viaggio oltre paese, una tradizione rimasta invariata dacché a questa Madonna, nei secoli passati, ci si affidava prima d’iniziare il percorso verso la Mena, quello che poi portava a Bari, o, comunque, verso le distanti méte della costa adriatica.
Un’altra prova, se si voglia guardare allo stretto immediato di ogni giornata, si trova sulla superficie dei tergicristalli di tantissime autovetture intestate a cittadini altamurani. Basterà farci caso con una certa attenzione, e, puntualmente, solitamente all’angolo del posto guida, si noterà un adesivo contenente un’immagine della Madonna del Buoncammino, circondata dall’invocazione della sua superiore protezione.
Così, anche nella serata di questa speciale Domenica del 2025, cavallerizze e cavalieri si prodigheranno in quel pittoresco servigio di scorta al Carro dove la Madonna starà posata, immersa tra variopinte composizioni floreali che, stando tutt’attorno ai suoi piedi, vogliono testimoniare l’onore costante che il buon popolo di Altamura vuole riservarle.
Ovviamente, prim’ancora che il Carro muova nella sua marcia di fede e di devozione verso la Chiesa madre, sarà l’Asta della Bandiera ad attrarre le attenzioni generali, con il suo caratteristico rito e l’ordinata fila dei suoi partecipanti, d’abitudine cittadini altamurani particolarmente affezionati a quella che sentono come una Maria tutta locale, tutta loro.
L’amabilità del momento sarà coronata, a sera inoltrata, dall’ingresso trionfale nella Cattedrale, dove la Venerata Immagine sosterà per un mese, fino a quando, cioè, in pieno Settembre, farà ritorno presso la sua sede naturale, quel tempio mariano degnamente retto, oramai da oltre un ventennio, dal Padre monfortano Giacomo Paris.
Ma l’edizione di quest’anno porta con sé anche alcune novità, come quella dell’elezione di Michele Calia, impreditore altamurano di 51 anni, a nuovo Presidente dell’Associazione della Madonna del Buoncammino.
Già nel ruolo di Economo dell’Associazione durante il triennio precedente, Michele Calia succede a Damiano Giaconelli che aveva presieduto per sette anni.
“La carica ricevuta mi onora e mi gratifica” - dichiara Calia. “Ogni qualvolta si discorre della Madonna del Buoncammino, non nascondo una emozione unica e speciale, accompagnata da qualche lacrima. Parliamo della Festa religiosa più importante e attesa di tutto l’anno, per me una bella responsabilità”.
E anticipa: “stiamo cercando di modernizzare l’evento, conservando gli antichi valori della tradizione. Quest’anno cade il centenario della ricorrenza della Madonna del Buoncammino in New Jersey, e, tra noi, ci sarà una loro delegazione, come ce ne sarà una nostra negli Stati Uniti, a fine di Agosto, per i loro festeggiamenti”.
Mentre il fermento dell’attesa empie di sé l’atmosfera paesana, e il solito scampanìo delle tante chiese cittadine sembra annunziare soltanto il tumulto dei festeggiamenti in arrivo, tra le pareti del santuario si prega con ardore e si celebrano sante eucarestie ispirate, secondo quel giusto spirito che allena l’anima e prepara il terreno dell’interiorità all’arrivo di un seme di gioia autentica e inestimabile.
Perché questo è anche la Madonna del Buoncammino, nella sua specifica missione di accompagnamento al suo Figlio divino: un’occasione di celeste ristoro dalle vicissitudini quotidiane, un ponte incrollabile e affidabile per raggiungere quella Salvezza che solo il Cristo garantisce a chi la cerca.
Una consapevolezza, questa, che tiene la robusta radice dello stesso atto di fede che sta a fondamento della Chiesa madre troneggiante a metà di Corso Federico II di Svevia, alla maniera di un basamento irrinunciabile e inviolabile, il più prezioso per un popolo, quello altamurano, sempre con la dura fatica sulle spalle e sempre in cammino tenace sotto il sole della speranza.
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