Raro avvistamento di squalo Mako al largo di Porto Cesareo
PORTO CESAREO – Insolito incontro a cinque miglia dalla costa salentina: domenica 10 agosto, intorno alle 19:30, un giovane esemplare di squalo Mako, lungo circa un metro e mezzo, è stato avvistato e ripreso nelle acque di Porto Cesareo. La scena è stata documentata da Francesco Baldieri, 37 anni, titolare del charter “A pesca col bomber”, che si trovava in mare con il padre Paolo, ex centravanti di Pisa, Lecce e Roma.
I due stavano pescando tonni a circa 50 metri di profondità quando la canna di Baldieri ha avuto un improvviso strappo. Riavvolgendo la lenza, è spuntata dall’acqua la pinna dello squalo, rimasto all’amo per pochi istanti prima di liberarsi, strappando la lenza. L’animale ha compiuto un paio di giri intorno alla barca, senza mostrare timore per la presenza umana, per poi inabissarsi. Le immagini, riprese con un cellulare, hanno rapidamente fatto il giro delle chat locali.
Secondo la D.ssa Diana D’Agata, Veterinary Surgeon nel Regno Unito ed esperta di fauna marina, si tratta al 99% di uno squalo Mako: “Un avvistamento raro e suggestivo che testimonia la ricchezza della biodiversità marina. È una specie potenzialmente pericolosa per i pescatori, ma non considera l’uomo una preda abituale”.
Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la presenza di questi predatori pelagici è segno di un ecosistema sano: “Lo Ionio è un mare profondo e pulito, ricco di piccoli pesci che attirano grandi predatori come squali e delfini. È un indicatore positivo della salute delle nostre acque”.
Lo squalo Mako, come molte altre specie di squali, è in forte diminuzione a causa dell’inquinamento e della pesca accidentale. Un avvistamento che, oltre alla curiosità , ricorda l’importanza di proteggere queste creature e l’equilibrio marino.