Regionali, FdI contro l’internalizzazione: “Tutte le RSA devono diventare pubbliche”

BARI – Fratelli d’Italia accende i riflettori sulla strategia dell’assessore Fabiano Amati in vista delle elezioni regionali, definendo l’internalizzazione delle RSA “una mossa elettorale a favore di pochi privilegiati”.

Secondo il partito di Giorgia Meloni, Amati avrebbe promesso ai dipendenti di alcune strutture sanitarie di passare da contratti privati a pubblici, operazione già realizzata con il Centro di Riabilitazione di Ceglie Messapica e con le RSA di Troia e Sannicandro Garganico, grazie a un emendamento del consigliere Napoleone Cera.

«L’internalizzazione costa alle casse regionali più della gestione privata e in termini di qualità dei servizi assistenziali miglioramenti significativi non se ne vedono – afferma FdI –. Ora Amati annuncia anche la RSA di Ostuni sotto gestione ASL, rigorosamente prima delle elezioni, ma la decisione è criticata anche dai suoi colleghi di maggioranza».

Fratelli d’Italia denuncia l’assenza di un Piano Pluriennale del Personale, che potrebbe portare a decine di licenziamenti nella struttura di Ostuni. «Chiediamo perché l’internalizzazione riguardi solo alcune RSA e non tutte, da Modugno a Copertino – sottolineano i deputati regionali di FdI –. Se lo scopo è garantire equità di accesso e trasparenza, allora tutte le 11 strutture e persino l’hospice del Pta di Mesagne dovrebbero diventare pubbliche».

Il partito invita Amati a non fare “figli e figliastri” nel settore sanitario: tutte le RSA, così come il centro residenziale per le cure palliative, dovrebbero essere gestite in forma interamente pubblica, assicurando accesso equo e continuativo ai cittadini senza incidere sul bilancio regionale.

FdI definisce l’internalizzazione selettiva una strategia elettorale, sottolineando la necessità di uniformità e trasparenza nel settore socio-sanitario: «Solo così nessuno potrà pensare che alcune strutture siano favorite a scapito di altre».