Roberto Esposito, musica senza confini
Un pianista classico stregato dal jazz chiude «Piano Lab»
Ultimo appuntamento per Piano Lab, il festival itinerante organizzato dalla Ghironda con il supporto di Marangi Strumenti Musicali e Steinway & Sons, che celebra il pianoforte in tutte le sue sfumature. Lunedì 25 agosto, alle ore 20, nello scenario suggestivo del Castello Dentice di Frasso a Carovigno (Brindisi), il protagonista sarà Roberto Esposito, uno dei talenti più luminosi della Puglia musicale.
Classe 1984, originario di Tricase, Esposito è un pianista dalla solida formazione classica, affinata al Conservatorio di Parma con il massimo dei voti sotto la guida di Roberto Cappello, maestro salentino di fama internazionale e vincitore del Premio Busoni nel 1976. Da quelle basi rigorose ha iniziato un percorso artistico che lo ha portato a esplorare linguaggi diversi, dal jazz alla musica di confine, intrecciando collaborazioni con nomi come Fabrizio Bosso e Philip Glass.
Il suo primo album di inediti, The Decades (Workin’ Label, 2014), è stato presentato in Europa, negli Stati Uniti e nei Caraibi. Nel 2018, con l’etichetta Naxos, ha inciso un Concerto per pianoforte e orchestra insieme alla Budapest Scoring Symphonic Orchestra, diretta da Eliseo Castrignanò. Non sono mancate incursioni nel pop, con collaborazioni al fianco di Giuliano Sangiorgi, Simona Molinari, Tosca, Chiara Galiazzo e Francesco Tricarico.
Il suo più recente lavoro, I mari della Luna, riflette un legame profondo e viscerale con il pianoforte, strumento che lo accompagna da oltre trent’anni. «Da piccolo mi dicevano: diventerai famoso perché hai talento e sei troppo bravo», racconta. «Poi ho sentito una frase che mi ha cambiato la vita: il successo non sta nella fama, ricchezza e potere, ma si può calcolare in base a quante persone con le lacrime agli occhi avrai nel tuo pubblico al termine di una grandiosa esibizione».
È questa la missione artistica che Esposito porta avanti: emozionarsi ed emozionare, attraversando mondi musicali senza confini. Il concerto al tramonto di Carovigno sarà dunque un’occasione speciale per vivere questa visione e salutare la chiusura di un festival che celebra il re degli strumenti.
📞 Info: 080.4301150
Ultimo appuntamento per Piano Lab, il festival itinerante organizzato dalla Ghironda con il supporto di Marangi Strumenti Musicali e Steinway & Sons, che celebra il pianoforte in tutte le sue sfumature. Lunedì 25 agosto, alle ore 20, nello scenario suggestivo del Castello Dentice di Frasso a Carovigno (Brindisi), il protagonista sarà Roberto Esposito, uno dei talenti più luminosi della Puglia musicale.
Classe 1984, originario di Tricase, Esposito è un pianista dalla solida formazione classica, affinata al Conservatorio di Parma con il massimo dei voti sotto la guida di Roberto Cappello, maestro salentino di fama internazionale e vincitore del Premio Busoni nel 1976. Da quelle basi rigorose ha iniziato un percorso artistico che lo ha portato a esplorare linguaggi diversi, dal jazz alla musica di confine, intrecciando collaborazioni con nomi come Fabrizio Bosso e Philip Glass.
Il suo primo album di inediti, The Decades (Workin’ Label, 2014), è stato presentato in Europa, negli Stati Uniti e nei Caraibi. Nel 2018, con l’etichetta Naxos, ha inciso un Concerto per pianoforte e orchestra insieme alla Budapest Scoring Symphonic Orchestra, diretta da Eliseo Castrignanò. Non sono mancate incursioni nel pop, con collaborazioni al fianco di Giuliano Sangiorgi, Simona Molinari, Tosca, Chiara Galiazzo e Francesco Tricarico.
Il suo più recente lavoro, I mari della Luna, riflette un legame profondo e viscerale con il pianoforte, strumento che lo accompagna da oltre trent’anni. «Da piccolo mi dicevano: diventerai famoso perché hai talento e sei troppo bravo», racconta. «Poi ho sentito una frase che mi ha cambiato la vita: il successo non sta nella fama, ricchezza e potere, ma si può calcolare in base a quante persone con le lacrime agli occhi avrai nel tuo pubblico al termine di una grandiosa esibizione».
È questa la missione artistica che Esposito porta avanti: emozionarsi ed emozionare, attraversando mondi musicali senza confini. Il concerto al tramonto di Carovigno sarà dunque un’occasione speciale per vivere questa visione e salutare la chiusura di un festival che celebra il re degli strumenti.
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