Salento, attese estenuanti negli ospedali: pazienti costretti ore in ambulanza e in pronto soccorso
TRICASE – Sono diventate virali le segnalazioni arrivate nelle scorse ore dai cittadini del basso Salento, testimoni di una situazione critica nei presidi ospedalieri della provincia.
Un uomo, appena tornato dal Policlinico di Bari dove aveva subito un delicato trapianto, si è recato all’ospedale “Cardinale Panico” di Tricase per forti dolori e difficoltà respiratorie. Nonostante la gravità del quadro clinico, secondo la denuncia, l’attesa per essere visitato è durata quasi tre ore in ambulanza parcheggiata al sole, con una sola operatrice sociosanitaria a sorvegliarlo. Durante questo periodo, l’uomo ha ricevuto solo un prelievo di sangue e una flebo di soluzione fisiologica da un infermiere, senza l’intervento diretto di un medico. La moglie, esasperata e preoccupata, ha chiamato i carabinieri della stazione di Tricase, intervenuti per riportare la calma e mediare tra sanitari e familiari presenti in sala d’attesa.
Nella stessa giornata, un’altra segnalazione ha confermato le difficoltà del territorio: una donna ha denunciato che il padre, paziente oncologico in cura al “Vito Fazzi” di Lecce, è stato inviato al “Cardinale Panico” di Tricase per una Tac, rimanendo in attesa per oltre 13 ore, dal mattino fino alla sera.
Le testimonianze mettono in luce l’emergenza sanitaria legata alla carenza di personale, un problema che la provincia e la Regione Puglia continuano a fronteggiare, con ripercussioni dirette sui pazienti e sulle famiglie.
Questi episodi sollevano interrogativi sulla gestione dei pronto soccorso e sulle risorse disponibili, in particolare nei presidi più piccoli, spesso costretti a fare i conti con sovraffollamento e ritardi nelle prestazioni.
