Sessant’anni dalla morte del Carabiniere Luigi de Gennaro: omaggio alla memoria di un giovane eroe


BARI – Sessant’anni fa, il 26 agosto 1965, a Sesto Pusteria, in Alto Adige, cadeva il Carabiniere Luigi de Gennaro, ucciso a soli 23 anni in un vile attentato terroristico contro la caserma dove prestava servizio. Il suo sacrificio, simbolo di coraggio e dedizione allo Stato, è stato ricordato con commozione e riconoscenza dalle istituzioni e dalla comunità.

A Luigi de Gennaro è stata conferita la Medaglia d’Oro di Vittima del Terrorismo, a riconoscimento degli “alti valori morali espressi nell’attività prestata presso l’Amministrazione di appartenenza” durante l’attentato che gli costò la vita.

In occasione del sessantesimo anniversario della sua scomparsa, l’Arma dei Carabinieri dei comandi provinciali di Barletta-Andria-Trani e di Bolzano ha organizzato un momento commemorativo carico di emozione, rendendo omaggio al giovane militare.

Un gesto particolarmente toccante è arrivato dal nipote, Enzo de Gennaro, artista e scrittore tranese, che ha donato ai due comandi un’opera d’arte e una poesia in memoria dello zio. L’opera raffigura i militari caduti con vesti che richiamano le Dolomiti, simbolo del luogo di servizio, mentre nel cielo compaiono uccelli migratori, segno di passaggio verso una nuova vita.

La poesia, intensa e struggente, narra un dialogo immaginario tra Luigi e Palmiro, l’altro carabiniere colpito durante l’attacco. Le parole evocano pensieri, paure e speranze spezzate, sottolineando il senso del dovere che animava quei giovani in divisa: “Questa oscurità ci porta via la giovinezza… Chiusa nel legno. Andranno a cospargere i boschi con le nostre risate spezzate. Sotto quegli alberi ci troveranno per sempre.”

L’Arma dei Carabinieri, ricordando Luigi de Gennaro, ribadisce l’impegno a non dimenticare chi ha sacrificato la vita per la libertà e la sicurezza del Paese. Il suo esempio rimane guida e monito per tutte le generazioni che indossano la divisa: “Abbiate cura dei nostri occhi tra i vostri ricordi, e il vivere ci sarà perenne.”