Un trio d’archi per Roberta Di Mario: la pianista in prima linea contro il gender gap nella musica
Concerto all’alba in collaborazione con “La notte bianca dei giovani”
Sarà un’alba all’insegna della musica e dell’emozione quella di domenica 10 agosto, quando, alle 5.15, nel suggestivo clima della notte di San Lorenzo e delle stelle cadenti, andrà in scena il tradizionale concerto all’alba dell’Agìmus, realizzato quest’anno in collaborazione con “La notte bianca dei giovani”.
Protagonista assoluta sarà Roberta Di Mario, pianista e compositrice parmigiana, artista Steinway, curatrice di festival e attivista culturale, da anni impegnata nella lotta contro il gender gap nel mondo della musica. Con lei, sul palco, l’Agìmus String Trio composto da Flavio Maddonni (violino), Francesco Capuano (viola) e Anila Roshi (violoncello), in un programma intenso e suggestivo, pensato per accogliere il nuovo giorno con bellezza e riflessione.
Il concerto proporrà una selezione di brani tratti tanto dal repertorio personale della Di Mario quanto da celebri pagine della letteratura pianistica, con uno stile che fonde il classico al contemporaneo. La performance si inserisce nel percorso artistico dell’ultimo progetto della musicista, “Ala | elegia in tre atti”, omaggio poetico agli ottantotto tasti del pianoforte, tra composizioni originali e rivisitazioni.
Roberta Di Mario ha debuttato discograficamente nel 2011 con l’album Tra il tempo e la distanza (Alfa Music), seguito nel 2014 da Lo stato delle cose (Irma Records), prodotto in collaborazione con Pietro Cantarelli. Ma è con Warner Music che ha firmato i due lavori più recenti: Illegacy e Disarm, quest’ultimo pubblicato nel 2019, affrontando il delicato tema del disarmo in tutte le sue declinazioni, non solo militari.
Classe 1973, diplomata al Conservatorio a soli 19 anni, Di Mario porta con sé una tradizione familiare importante (un trisavolo fu maestro di pianoforte alla corte di Maria Luigia) e un impegno etico che va oltre la musica. Non solo esecutrice e autrice, è anche promotrice della musica femminile, raccontando nei teatri le storie e le opere di compositrici spesso dimenticate dalla storia.
«Le compositrici in Italia rappresentano solo il 12% del totale. Ce ne sarebbe almeno il doppio, se nei secoli le donne avessero avuto la possibilità di esprimersi», afferma Roberta Di Mario. Con dischi, concerti e masterclass, continua a essere una voce autorevole e determinata nel superare barriere culturali e sociali che ancora oggi limitano la piena affermazione delle donne nel mondo della musica.
L’ingresso al concerto è libero.
Per informazioni: 368.568412
Sarà un’alba all’insegna della musica e dell’emozione quella di domenica 10 agosto, quando, alle 5.15, nel suggestivo clima della notte di San Lorenzo e delle stelle cadenti, andrà in scena il tradizionale concerto all’alba dell’Agìmus, realizzato quest’anno in collaborazione con “La notte bianca dei giovani”.
Protagonista assoluta sarà Roberta Di Mario, pianista e compositrice parmigiana, artista Steinway, curatrice di festival e attivista culturale, da anni impegnata nella lotta contro il gender gap nel mondo della musica. Con lei, sul palco, l’Agìmus String Trio composto da Flavio Maddonni (violino), Francesco Capuano (viola) e Anila Roshi (violoncello), in un programma intenso e suggestivo, pensato per accogliere il nuovo giorno con bellezza e riflessione.
Il concerto proporrà una selezione di brani tratti tanto dal repertorio personale della Di Mario quanto da celebri pagine della letteratura pianistica, con uno stile che fonde il classico al contemporaneo. La performance si inserisce nel percorso artistico dell’ultimo progetto della musicista, “Ala | elegia in tre atti”, omaggio poetico agli ottantotto tasti del pianoforte, tra composizioni originali e rivisitazioni.
Roberta Di Mario ha debuttato discograficamente nel 2011 con l’album Tra il tempo e la distanza (Alfa Music), seguito nel 2014 da Lo stato delle cose (Irma Records), prodotto in collaborazione con Pietro Cantarelli. Ma è con Warner Music che ha firmato i due lavori più recenti: Illegacy e Disarm, quest’ultimo pubblicato nel 2019, affrontando il delicato tema del disarmo in tutte le sue declinazioni, non solo militari.
Classe 1973, diplomata al Conservatorio a soli 19 anni, Di Mario porta con sé una tradizione familiare importante (un trisavolo fu maestro di pianoforte alla corte di Maria Luigia) e un impegno etico che va oltre la musica. Non solo esecutrice e autrice, è anche promotrice della musica femminile, raccontando nei teatri le storie e le opere di compositrici spesso dimenticate dalla storia.
«Le compositrici in Italia rappresentano solo il 12% del totale. Ce ne sarebbe almeno il doppio, se nei secoli le donne avessero avuto la possibilità di esprimersi», afferma Roberta Di Mario. Con dischi, concerti e masterclass, continua a essere una voce autorevole e determinata nel superare barriere culturali e sociali che ancora oggi limitano la piena affermazione delle donne nel mondo della musica.
L’ingresso al concerto è libero.
Per informazioni: 368.568412
