Foggia, Piazza Cavour senza defibrillatore: la custodia vuota è un rischio per la salute pubblica
FOGGIA - A Piazza Cavour, cuore pulsante di Foggia, anni fa era stato installato un defibrillatore pubblico, un presidio sanitario fondamentale che può fare la differenza in caso di arresto cardiaco. L’iniziativa seguiva le normative nazionali – dal D.M. del 18 marzo 2011 alla legge 116 del 2021 – che promuovono la diffusione dei DAE (defibrillatori semiautomatici) nei luoghi pubblici per rendere le città “cardioprotette”.
Quella che doveva essere una conquista di civiltà, però, è durata poco: il defibrillatore venne rubato e da allora non è mai stato sostituito. Oggi, sotto gli occhi di tutti, rimane solo la custodia vuota, simbolo non solo del degrado urbano, ma anche della mancanza di responsabilità.
Non sono state adottate misure di protezione adeguate, come telecamere o custodie anti-manomissione, che in altre città italiane hanno permesso di tutelare questi dispositivi. Piazza Cavour è una delle zone più frequentate del capoluogo: in caso di emergenza, la presenza di un defibrillatore può davvero salvare vite.
Un defibrillatore non è un optional, ma uno strumento sanitario indispensabile. Lasciare la custodia vuota equivale a trascurare la sicurezza dei cittadini e i beni comuni. Chi ha responsabilità sul progetto ha un dovere morale e normativo: spiegare perché il dispositivo non è stato ripristinato e indicare tempi certi per la sua reinstallazione.
La legge impone la diffusione dei defibrillatori nei luoghi pubblici; Foggia, invece, offre ai suoi cittadini soltanto un involucro vuoto.
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