Puglia tra tradizione e social media: il racconto di borghi e mare diventa virale
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Nel cuore del Mediterraneo, la Puglia si sta affermando sempre più come una delle mete più amate dagli italiani e dagli stranieri. Ma non è solo la bellezza paesaggistica a trainare il fenomeno: oggi, infatti, è soprattutto attraverso le piattaforme social che la regione racconta sé stessa e conquista nuovi visitatori. Dai centri storici di pietra bianca che brillano al tramonto, fino alle acque cristalline del Salento, i contenuti digitali permettono di vivere un'esperienza immersiva ancor prima di arrivare sul posto.
Tra trulli e feed: il peso crescente della narrazione visiva
Passeggiando tra i vicoli di Locorotondo o contemplando i trulli di Alberobello, è difficile non notare l'alto numero di smartphone sollevati per immortalare ogni angolo. Le immagini, spesso accompagnate da filtri dal gusto pastello, finiscono immediatamente su Instagram o TikTok, contribuendo a quell’eco virale che raggiunge ogni angolo del mondo. La forza visiva del paesaggio pugliese si presta perfettamente allo storytelling contemporaneo, dove l’estetica diventa linguaggio principale.
Ma non sono solo le mete già famose a beneficiare di questa visibilità . Anche borghi meno noti, come Ceglie Messapica o Specchia, stanno trovando il loro spazio grazie a creator locali o viaggiatori digitali. I loro contenuti spesso non si limitano a documentare, ma promuovono uno stile di vita che unisce la riscoperta del territorio a forme di intrattenimento più globali. È in questo spazio che la narrazione del viaggio si lega ad altre tendenze digitali, incluse quelle dei nuovi casino, che puntano a intercettare lo stesso pubblico in cerca di svago e nuove esperienze.
Tra un video che mostra la preparazione delle orecchiette fatte a mano e un reel girato al tramonto sulla costa adriatica, i social diventano piattaforme in cui passato e futuro si incontrano, e dove la Puglia non è più solo una destinazione, ma un brand narrativo.
Borghi digitali e identità in rete
Il termine “Smart Village” viene ormai usato anche per indicare quei comuni che, pur mantenendo una forte identità storica e architettonica, sfruttano le tecnologie per rilanciarsi. In Puglia, questo fenomeno è visibile in realtà come Giovinazzo o Martina Franca, dove le amministrazioni locali collaborano con realtà del settore digitale per diffondere un’immagine coesa e contemporanea. L’autenticità , però, non viene sacrificata: al contrario, viene valorizzata attraverso una comunicazione più consapevole e partecipata.
Spesso sono le stesse comunità locali a produrre contenuti, come nel caso di artigiani, ristoratori e giovani imprenditori che utilizzano TikTok per mostrare la preparazione di una focaccia, o per raccontare le storie delle vecchie botteghe. Questo coinvolgimento diretto rafforza il senso di appartenenza e permette di offrire ai potenziali visitatori una visione reale e non filtrata della vita pugliese.
Il ruolo delle nuove generazioni e il turismo esperienziale
È soprattutto grazie ai creator under 35 che la Puglia sta cambiando volto sul web. Giovani professionisti del visual storytelling, studenti rientrati da esperienze all’estero, fotografi autodidatti o appassionati di videomaking: una galassia eterogenea che, in molti casi, ha scelto di restare o tornare nella propria terra d’origine proprio per raccontarla da vicino.
Questi contenuti non promuovono soltanto luoghi, ma suggeriscono esperienze. Il turismo esperienziale, che si nutre di autenticità e interazione diretta, trova un alleato ideale nei social. Dalle passeggiate tra gli ulivi secolari alla vendemmia partecipata, ogni attività diventa racconto condivisibile, commentabile e replicabile. Le storie pubblicate su Instagram possono diventare la fonte d’ispirazione per itinerari nati su misura, mentre i video su YouTube si trasformano in micro-documentari accessibili a tutti.
Dalla costa ai social: il mare pugliese come icona virale
Il successo digitale della Puglia sarebbe incompleto senza considerare il ruolo delle sue coste. Più di 800 chilometri di litorale, alternando fragranze di macchia mediterranea e calette cristalline, rappresentano un capitolo a parte nel romanzo visivo condiviso sui social media. Località come Polignano a Mare, Porto Cesareo o Punta Prosciutto tornano ciclicamente nei feed estivi di milioni di utenti, spesso accompagnate da colonne sonore evocative e movimentazioni lente che enfatizzano l'atmosfera sospesa del luogo.
I droni, in particolare, hanno mutato la percezione e la comunicazione del paesaggio costiero. Le riprese aeree mostrano dettagli altrimenti inaccessibili e restituiscono una vista cinematografica che cattura l’attenzione. Brevi filmati con panoramiche dal cielo hanno fatto conoscere al pubblico internazionale zone poco battute, spronando alla scoperta di itinerari alternativi.
Le potenzialità ancora inespresse del racconto digitale
Nonostante i successi già ottenuti, il potenziale della Puglia sul piano digitale resta in gran parte da esplorare. Al di là della promozione turistica, i social possono rappresentare uno strumento per catalizzare nuove economie locali, attirare investimenti e valorizzare settori complementari, come l'enogastronomia, l’artigianato tecnologico o la moda emergente.
In questo contesto, stanno progressivamente emergendo anche fenomeni trasversali che legano il turismo al mondo dell'intrattenimento online. Sempre più spesso, influencer e creator combinano i loro contenuti dedicati alla scoperta del territorio con tendenze digitali globali, dalle dirette streaming alle collaborazioni con brand.
