Regione Puglia, danno erariale di oltre 82 mila euro per lavori pubblici
BARI - Due dipendenti della Regione Puglia, un dirigente e un funzionario pro tempore della Sezione Provveditorato ed Economato, sono ritenuti responsabili di un danno erariale di oltre 82 mila euro derivante da lavori effettuati in diverse strutture pubbliche, tra cui i padiglioni della Fiera del Levante, l’area esterna dello stabilimento di DPI della Protezione Civile, gli uffici regionali in corso Sonnino a Bari, il convitto Palmieri e il museo Castromediano a Lecce.
Secondo la ricostruzione, i due dipendenti avrebbero adottato un meccanismo fraudolento consistente nell’applicare inizialmente un’aliquota IVA del 22% su importi contrattuali che avrebbero dovuto essere soggetti al 10%. Successivamente, le società appaltatrici, per legittimare il pagamento, hanno emesso fatture con l’aliquota corretta del 10% ma con un imponibile superiore a quello previsto dal contratto, causando così il danno alla Regione.
Inoltre, l’ex funzionario, in qualità di RUP e direttore dei lavori per la realizzazione di un eliporto presso la sede della Protezione Civile regionale per la gestione del Covid, è chiamato a rispondere anche della mancata applicazione delle penali contrattuali per il ritardo nella consegna dei lavori. Il ritardo di 28 giorni ha provocato un ulteriore danno patrimoniale di 113.146,32 euro.
L’inchiesta mette in luce presunte irregolarità nella gestione dei lavori pubblici e nella vigilanza sugli appalti della Regione Puglia.
Secondo la ricostruzione, i due dipendenti avrebbero adottato un meccanismo fraudolento consistente nell’applicare inizialmente un’aliquota IVA del 22% su importi contrattuali che avrebbero dovuto essere soggetti al 10%. Successivamente, le società appaltatrici, per legittimare il pagamento, hanno emesso fatture con l’aliquota corretta del 10% ma con un imponibile superiore a quello previsto dal contratto, causando così il danno alla Regione.
Inoltre, l’ex funzionario, in qualità di RUP e direttore dei lavori per la realizzazione di un eliporto presso la sede della Protezione Civile regionale per la gestione del Covid, è chiamato a rispondere anche della mancata applicazione delle penali contrattuali per il ritardo nella consegna dei lavori. Il ritardo di 28 giorni ha provocato un ulteriore danno patrimoniale di 113.146,32 euro.
L’inchiesta mette in luce presunte irregolarità nella gestione dei lavori pubblici e nella vigilanza sugli appalti della Regione Puglia.
