Taranto, due imprenditori arrestati per false fatture: coinvolti quattro commercialisti


TARANTO – Sono finiti agli arresti domiciliari due imprenditori tarantini, Vito Daniele e Francesco Di Lecce, ritenuti al vertice di un “sistema criminoso ben collaudato” per false fatture e dichiarazioni fraudolente. Il provvedimento è stato disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Taranto, Rita Romano.

Secondo quanto emerso dalle indagini, i due avrebbero operato con “sconcertante spregiudicatezza” e “estrema disinvoltura e professionalità”, emettendo fatture per operazioni inesistenti per milioni di euro tra il 2017 e il 2022, con l’obiettivo di evadere le imposte sui redditi e sul valore aggiunto.

Le attività investigative hanno coinvolto complessivamente 27 persone fisiche e una società amministrata da Daniele. L’ordinanza del GIP evidenzia come Daniele intrattenesse rapporti con società prive di strutture organizzative e sedi legali inesistenti, formalmente amministrate da persone senza esperienza imprenditoriale, riconducibili invece a Di Lecce, il quale avrebbe utilizzato “teste di legno” dietro compensi esigui.

I due imprenditori, per realizzare il loro schema, si sarebbero avvalsi della collaborazione di quattro commercialisti, per i quali è scattata la misura interdittiva del divieto temporaneo di esercizio della professione.

L’indagine conferma la presenza di un sistema complesso e ben strutturato volto a frodare il fisco, con un utilizzo metodico di società fittizie e professionisti compiacenti.