‘Taras Teatro Festival’, Eschilo e Ovidio svelati da due maestri della scena
Calenda e Ovadia inaugurano il «Taras Teatro Festival»
Due giganti del teatro italiano, Antonio Calenda e Moni Ovadia, aprono a Taranto la terza edizione del «Taras Teatro Festival / Scena antica e visioni contemporanee», diretto da Massimo Cimaglia. Il tema scelto per il 2025 è «L’ombra della guerra», filo conduttore che lega i miti del passato ai conflitti del presente, offrendo al pubblico nuove chiavi di lettura attraverso la scena.
Venerdì 19 settembre: Calenda e le “Indagini sull’Orestea”
La serata inaugurale, venerdì 19 settembre alle ore 21, si terrà all’auditorium TaTÀ. Prima della rappresentazione, Antonio Calenda riceverà il Premio Taras Teatro Festival, una preziosa statuetta ideata dal ceramista grottagliese Cosimo Vestita.
Subito dopo, il regista porterà in scena la lezione-spettacolo «Indagini sull’Orestea», produzione del Gruppo della Creta. La trilogia di Eschilo – Agamennone, Coefore, Eumenidi – rivive in un viaggio che interroga ancora oggi i concetti di giustizia, coscienza individuale e responsabilità dello Stato. Calenda, che ha attraversato oltre mezzo secolo di palcoscenico con regie memorabili da Shakespeare a Brecht, guida il pubblico tra le pieghe di un’opera che, vincitrice delle Grandi Dionisie del 458 a.C., resta un imprescindibile monumento della civiltà teatrale.
Sabato 20 settembre: Ovadia e l’esilio di Ovidio
Il giorno successivo, sabato 20 settembre alle ore 21, il sipario si alza al Teatro Fusco con «Ovidio il poeta relegato. Metamorfosi dell’esilio», produzione Kairòs diretta da Daniele Salvo. In scena Moni Ovadia, affiancato da Barbara Capucci, dà voce a un Ovidio esule, costretto da Augusto nel 8 d.C. a lasciare Roma per Tomi, sul Mar Nero.
Il testo di Luigi Di Raimo rilegge le Metamorfosi intrecciandole con le lettere dell’esilio, in cui il dolore personale del poeta diventa materia universale. Lo spettacolo, arricchito dalle musiche originali di Marco Podda e Patrizio Maria D’Artista, fonde biografia e mito in un “doppio soliloquio” che racconta la metamorfosi di Ovidio da cantore dell’amore a voce della solitudine.
Figura cosmopolita e intellettuale da sempre impegnato nella difesa dei diritti e della pace, Ovadia – nato in Bulgaria da famiglia ebraico-sefardita e cresciuto a Milano – porta in scena un destino di esilio che risuona anche nella sua stessa storia personale.
Un festival tra mito e contemporaneità
Il Taras Teatro Festival è organizzato da Terra Magica Arte e Cultura in collaborazione con la compagnia Crest, con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Puglia, Comune di Taranto e numerosi partner privati. Vanta inoltre i patrocini dell’Inda, dell’Università di Bari, del Museo MarTA, della Marina Militare e dell’Istituto per la storia e l’archeologia della Magna Grecia.
Biglietti e informazioni
• Teatro Comunale Fusco: platea €15, galleria €10 (studenti €5)
• Auditorium TaTÀ: €10 (studenti €5)
• Abbonamento a tutti gli spettacoli: €88
Biglietti su vivaticket.com o presso l’Auditorium TaTÀ.
Abbonamenti esclusivamente presso l’Auditorium TaTÀ.
Info: 333.2694897
Due giganti del teatro italiano, Antonio Calenda e Moni Ovadia, aprono a Taranto la terza edizione del «Taras Teatro Festival / Scena antica e visioni contemporanee», diretto da Massimo Cimaglia. Il tema scelto per il 2025 è «L’ombra della guerra», filo conduttore che lega i miti del passato ai conflitti del presente, offrendo al pubblico nuove chiavi di lettura attraverso la scena.
Venerdì 19 settembre: Calenda e le “Indagini sull’Orestea”
La serata inaugurale, venerdì 19 settembre alle ore 21, si terrà all’auditorium TaTÀ. Prima della rappresentazione, Antonio Calenda riceverà il Premio Taras Teatro Festival, una preziosa statuetta ideata dal ceramista grottagliese Cosimo Vestita.
Subito dopo, il regista porterà in scena la lezione-spettacolo «Indagini sull’Orestea», produzione del Gruppo della Creta. La trilogia di Eschilo – Agamennone, Coefore, Eumenidi – rivive in un viaggio che interroga ancora oggi i concetti di giustizia, coscienza individuale e responsabilità dello Stato. Calenda, che ha attraversato oltre mezzo secolo di palcoscenico con regie memorabili da Shakespeare a Brecht, guida il pubblico tra le pieghe di un’opera che, vincitrice delle Grandi Dionisie del 458 a.C., resta un imprescindibile monumento della civiltà teatrale.
Sabato 20 settembre: Ovadia e l’esilio di Ovidio
Il giorno successivo, sabato 20 settembre alle ore 21, il sipario si alza al Teatro Fusco con «Ovidio il poeta relegato. Metamorfosi dell’esilio», produzione Kairòs diretta da Daniele Salvo. In scena Moni Ovadia, affiancato da Barbara Capucci, dà voce a un Ovidio esule, costretto da Augusto nel 8 d.C. a lasciare Roma per Tomi, sul Mar Nero.
Il testo di Luigi Di Raimo rilegge le Metamorfosi intrecciandole con le lettere dell’esilio, in cui il dolore personale del poeta diventa materia universale. Lo spettacolo, arricchito dalle musiche originali di Marco Podda e Patrizio Maria D’Artista, fonde biografia e mito in un “doppio soliloquio” che racconta la metamorfosi di Ovidio da cantore dell’amore a voce della solitudine.
Figura cosmopolita e intellettuale da sempre impegnato nella difesa dei diritti e della pace, Ovadia – nato in Bulgaria da famiglia ebraico-sefardita e cresciuto a Milano – porta in scena un destino di esilio che risuona anche nella sua stessa storia personale.
Un festival tra mito e contemporaneità
Il Taras Teatro Festival è organizzato da Terra Magica Arte e Cultura in collaborazione con la compagnia Crest, con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Puglia, Comune di Taranto e numerosi partner privati. Vanta inoltre i patrocini dell’Inda, dell’Università di Bari, del Museo MarTA, della Marina Militare e dell’Istituto per la storia e l’archeologia della Magna Grecia.
Biglietti e informazioni
• Teatro Comunale Fusco: platea €15, galleria €10 (studenti €5)
• Auditorium TaTÀ: €10 (studenti €5)
• Abbonamento a tutti gli spettacoli: €88
Biglietti su vivaticket.com o presso l’Auditorium TaTÀ.
Abbonamenti esclusivamente presso l’Auditorium TaTÀ.
Info: 333.2694897
