Trani, successo per "Algo Ritmo": il nuovo spettacolo di Raffaello Tullo tra danza, ironia e riflessione

ph_Delio De Martino

TRANI -
Ieri, sabato 6 settembre, nella suggestiva Corte del Palazzo delle Arti Beltrani, è andato in scena “Algo Ritmo”, il nuovo spettacolo di Raffaello Tullo con Martina Salvatore, per la sezione “Teatro” della stagione artistica del Palazzo. L’opera è un brillante esempio di come la drammaturgia del movimento possa dialogare con le inquietudini del presente.

Tullo, già noto al pubblico tranese per i suoi precedenti lavori con la Rimbamband e le performance da solista, torna con un’opera che unisce satira, danza, musical e riflessione filosofica. Al suo fianco, la moglie e performer Martina Salvatore, interpreta l’umanoide Martie, diventando alter ego e controcampo emotivo del protagonista.

La trama si sviluppa in un futuro prossimo: un uomo solo riceve in casa un robot umanoide, capace di apprendere, reagire ed evolvere attraverso stimoli esterni e ritmo. Il corpo di Salvatore diventa un dispositivo scenico di straordinaria precisione: ogni gesto è calibrato, ogni movimento una risposta algoritmica che si fa poesia. Tip tap, danza e musica si fondono in un linguaggio binario ed emozionale.

La regia di Marco Rampoldi, con l’assistenza di Paola Ornati, costruisce uno spazio teatrale in cui il tempo si dilata, invitando il pubblico a decifrare codici non verbali fatti di sguardi, tensioni e sospensioni. Come suggerisce il titolo, il ritmo è protagonista non solo musicale, ma anche drammaturgico, relazionale ed esistenziale.

La scrittura di Tullo, condivisa con Andrea Delfino, affronta temi attuali come il patriarcato, la solitudine, il tempo, il progresso tecnologico e l’identità, con ironia e leggerezza. Il personaggio principale, inizialmente diffidente, scopre in Martie un’alleata perfetta, capace di guidarlo e trasformarlo. Ma, come in ogni narrazione che gioca con il futuro e la tecnologia, qualcosa sfugge alle aspettative, trasformando lo spettacolo in un’esperienza multisensoriale: musica, tip tap, poesia, magia e ritmo.

“Algo Ritmo” non è solo uno spettacolo da guardare, ma da attraversare: un viaggio nel futuro che parla al presente, un esperimento di teatro fisico capace di fondere gesto e pensiero, codice e cuore.