Campagna vaccinale 2025-2026 in Puglia: 20.000 dosi disponibili nelle farmacie


BARI - La Regione Puglia, insieme a Federfarma Puglia, Assofarm e alla Consulta Regionale degli Ordini dei Farmacisti, ha firmato l’accordo che consentirà anche per la campagna vaccinale 2025/2026 la somministrazione dei vaccini antinfluenzali nelle farmacie convenzionate.

L’iniziativa permetterà ai cittadini maggiorenni di ricevere gratuitamente la vaccinazione antinfluenzale direttamente in farmacia. Priorità sarà data agli over 60 non fragili, ai caregiver dei soggetti fragili, agli operatori sanitari e ad altre categorie professionali per le quali la vaccinazione è raccomandata, come insegnanti e allevatori. Le somministrazioni saranno effettuate esclusivamente da farmacisti abilitati, formati secondo percorsi specifici e nel rispetto delle procedure di sicurezza e di registrazione sul sistema informativo regionale.

La Regione Puglia ha stanziato una dotazione iniziale di 20.000 dosi, con la possibilità di ulteriori forniture nel corso della campagna.

Secondo Raffaele Piemontese, vicepresidente della Regione e assessore alla Sanità, “la collaborazione con le farmacie unisce capillarità e competenza, mettendo la salute pubblica al centro di una visione moderna e inclusiva della sanità pugliese”.

Luigi D’Ambrosio Lettieri, presidente della Consulta Regionale degli Ordini dei Farmacisti di Puglia, ha sottolineato come le farmacie confermino il loro ruolo di presidio polifunzionale della sanità territoriale, aumentando la copertura vaccinale e sensibilizzando la comunità sul valore della prevenzione.

Anche Vito Novielli, presidente di Federfarma Puglia, ha evidenziato che le farmacie garantiranno un servizio comodo, sicuro e vicino alla comunità, mentre Vito Montanaro, direttore del Dipartimento Promozione della Salute e del Benessere animale, ha ricordato l’importanza delle farmacie per una sanità di prossimità accessibile.

Infine, Nehludoff Albano, dirigente della Regione Puglia, ha confermato il ruolo complementare delle farmacie rispetto a medici, pediatri e centri vaccinali delle Aziende Sanitarie Locali, per aumentare adesione e protezione della popolazione.