Global Sumud Flotilla, nuova denuncia a Roma: “Torture e violenze dopo l’arresto in Israele”
ROMA – Una nuova denuncia è stata depositata alla Procura di Roma da Antonio La Piccirella, membro della missione umanitaria Global Sumud Flotilla, nella quale si ipotizzano diversi reati a carico delle autorità israeliane, tra cui quello di tortura.
La denuncia, redatta dall’avvocato Flavio Rossi Albertini, ricostruisce i momenti successivi all’abbordaggio e al trasferimento degli attivisti nel porto di Ashdod, avvenuto durante l’operazione navale israeliana che aveva bloccato la flottiglia diretta verso Gaza.
Nel documento si legge che “al porto si è perpetrata una completa violazione dei diritti umani”. I militari, armati, avrebbero identificato circa 300 attivisti, privandoli degli effetti personali e perquisendoli con violenza, tanto che “ad alcuni è stato rotto un braccio”.
Gli attivisti sarebbero stati ammanettati con fascette di plastica, costretti a restare “faccia a terra” o “in ginocchio sotto il sole”, e colpiti alla testa se tentavano di parlare o muoversi.
La denuncia di 17 pagine descrive inoltre le condizioni di detenzione: “cibo rancido con pezzi di metallo nel pane”, sovraffollamento nelle celle (“12 persone in una stanza con 6 letti”) e privazione del sonno e della luce durante la notte.
La Piccirella riferisce anche di un incontro con una presunta funzionaria dell’Ambasciata italiana, alla presenza di ufficiali israeliani, che lo avrebbe invitato a firmare un documento per il rimpatrio: proposta da lui rifiutata perché avrebbe significato “una legittimazione posteriore dei gravi reati subiti in acque internazionali prospicienti Gaza”.
Nell’esposto, che integra una precedente denuncia, si chiede ai magistrati romani di valutare anche eventuali responsabilità del governo italiano, accusato di non aver garantito adeguata protezione ai connazionali impegnati nella missione.
Secondo il legale, infatti, “era noto che Israele avrebbe agito nonostante le imbarcazioni si trovassero a 70-80 miglia dalla costa” e “il governo avrebbe dovuto mantenere la propria posizione di garanzia”, soprattutto dopo gli attacchi con droni già avvenuti nei giorni precedenti.
Alcuni giorni fa, anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, aveva annunciato di aver presentato denuncia contro Israele per il “sequestro e l’arresto di cittadini italiani e pugliesi impegnati nella missione di pace Global Sumud Flotilla”.
La Procura di Roma ha già aperto un fascicolo di indagine preliminare sulla vicenda, che rientra nel quadro delle segnalazioni internazionali riguardanti l’operazione israeliana nelle acque prospicienti Gaza.
