Rilascio ostaggi a Gaza: Israele e Hamas verso lo scambio, senza truppe Usa a terra
GAZA – È iniziato il conto alla rovescia per il rilascio dei 20 ostaggi detenuti a Gaza da 735 giorni. L’operazione, frutto di trattative tra Israele e Hamas, prevede lo scambio con circa 2.000 detenuti palestinesi, tra cui 250 condannati all’ergastolo per attacchi terroristici che hanno provocato decine di morti e centinaia di feriti gravi.
Israele ha però confermato che non rilascerà i detenuti simbolo per Hamas, primo fra tutti Marwan Barghouti, figura chiave dell’organizzazione.
In merito al ruolo internazionale nell’operazione, l’ammiraglio statunitense Brad Cooper ha smentito le notizie di una possibile presenza di truppe Usa a Gaza: «Non ci saranno boots on the ground americani», ha dichiarato, precisando che gli Stati Uniti non invieranno soldati a terra per monitorare il piano di pace.
Lo scambio, atteso con grande attenzione internazionale, rappresenta un momento delicato per il Medio Oriente, segnato da tensioni ancora molto elevate, ma anche da un tentativo concreto di ridurre il numero di ostaggi trattenuti da anni.