Torna a Chieti il Premio Roberto D’Orazio: tra i premiati il sassofonista Bruno Giordana


CHIETI - Torna la quarta edizione del Premio Roberto D’Orazio, la prestigiosa iniziativa che celebra personalità distintesi nei campi imprenditoriale, culturale, artistico e sociale. La cerimonia di premiazione si terrà il 13 novembre alle 17:30 nello storico Caffè Vittoria di Chieti, con la direzione artistica di Massimo Pasqualone.

Tra i premiati figura Bruno Giordana, uno dei più importanti sassofonisti italiani, noto per le collaborazioni con artisti del calibro di Renato Zero, Fiorella Mannoia e i Pooh.

Il premio, istituito in memoria di Roberto D’Orazio, nato a Chieti il 5 luglio 1946 e scomparso il 15 ottobre 2015, vuole valorizzare l’impegno e la passione in ambiti diversi. Roberto D’Orazio, ricordato dal fratello Ettore D’Orazio, presidente del premio, si era distinto per il suo lavoro nell’ambito commerciale e per la gestione del Gran Caffè Vittoria, attività che realizzò il suo più grande sogno professionale nel 1988. Nel 1994 fu nominato Cavaliere del Lavoro e ricoprì incarichi di rilievo presso la Confcommercio di Chieti.

Il comitato scientifico del premio, presieduto da Massimo Pasqualone, ha selezionato numerose personalità da premiare, tra cui:
Anja Kunze, Lanfranco D’Alessio, Bruno La Selva, Alessandro Morano, Lorenzo Cuini, Silvia Iacuone, Devis Martella, Angela Valente, Nicola Petrongolo, Alfonso Mazzocchetti, I Cantori della Torre, Cinzia Marganella, Alessia Argentieri, Fra Emiliano Antenucci, Alessandra Arcieri, Simone d’Alessandro, Pino Giannini, Davide Colaiocco, Simona Bucciarelli, Walter Nanni, Nicola Verzella, Alessandra Prospero, Ivo Pignatelli, Ivan Antonio Giampietro, Giorgia Loreto, Chiara Muratori, Paola Di Renzo, Cinzia Di Vincenzo, Gianni Scarsi, Alessandra Di Pietro, Gianni Colaiocco, Andrea Roma, Giovanni Perseo, Toni Tobia De Luca, Davide Rocchio, Valeria Di Mascio, Alessandra Di Paolo, Gelateria Glacia, Giulio Obletter e due studenti dell’Istituto Alberghiero di Pescara.

Il Premio D’Orazio conferma così il suo ruolo di piattaforma culturale e sociale, celebrando eccellenze locali e nazionali in un evento che unisce memoria, arte e impegno sociale.