Bari, condanna per estorsione: Decaro sottolinea il ruolo della denuncia contro la criminalità organizzata
BARI – Il Tribunale di Bari ha emesso la sentenza che condanna Tommaso Parisi, detto “Il Cinese”, e Paolo Bruni per estorsione ai danni di un imprenditore ittico. La condanna supera la richiesta della Procura, anche in virtù della continuazione con una sentenza emessa dalla Corte di Appello di Bari il 21 ottobre 2019. Parisi è stato interdetto perpetuamente dai pubblici uffici, mentre Bruni per cinque anni. Il tribunale ha inoltre stabilito il risarcimento delle parti civili, che sarà liquidato in un procedimento separato.
Presenti in aula le vittime, accompagnate da Antonio Decaro, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Puglia e all’epoca sindaco di Bari, che le aveva convinte a denunciare l’estorsione. All’uscita dal palazzo di giustizia, Decaro ha dichiarato: «Sono contento perché la sentenza dimostra che lo Stato c’è e che se vogliamo allontanare la criminalità organizzata dalla nostra comunità dobbiamo reagire e denunciare».
Anche il legale delle parti civili, Vito Castiglione Minischetti dello studio Fps, ha commentato positivamente l’esito: «Siamo soddisfatti perché la vicenda si chiude con un esito favorevole che restituisce serenità ai miei assistiti. La denuncia fu fatta su impulso e suggerimento di Decaro, e oggi la sentenza ha accolto le richieste della Procura».
Decaro ha sottolineato il coraggio delle vittime: «Queste persone hanno avuto il coraggio, insieme a me, di presentarsi dai carabinieri. Oggi si completa questo processo con una condanna, dimostrando che possiamo allontanare la criminalità organizzata dalle nostre città e dalla nostra vita».