Bari, presentazione del libro 'Abbiamo bisogno di scuole e di maestri!' di Vito Saracino
BARI - Prosegue il ciclo di iniziative legate al progetto di ricerca della Fondazione Gramsci di Puglia, finanziato dalla Regione Puglia, RES(e)T MED: RElazioni ESTerne e MEDiterranee: studi internazionali per una glocale. Nell’ambito del programma, venerdì 21 novembre alle ore 18.30, la Libreria Laterza di Bari ospiterà la presentazione del nuovo libro di Vito Saracino, “Abbiamo bisogno di scuole e di maestri!” Connessioni tra sistemi educativi e culturali fra Italia e Albania, edito da Solfanelli per la collana Micromegas.
Accanto all’autore interverranno Franca Pinto Minerva, professoressa emerita di Pedagogia generale dell’Università di Foggia, e Maria Buonarota, rappresentante dell’associazione delle donne italo-albanesi pugliesi Le Aquile di Seta. A moderare il dialogo sarà Gianluigi De Vito, giornalista e PhD Student in Teaching & Learning Sciences.
Il volume, che rappresenta il frutto di un decennio di studi condotti tra Italia e Albania, indaga i legami storico-educativi che hanno unito e continuano a unire le due sponde dell’Adriatico. Dopo aver approfondito negli anni scorsi il ruolo dei media nelle relazioni italo-albanesi – studi confluiti in Ciao Shqipëria! (Besa Muci, 2021) e A Century of the Media in Italian-Albanian Cultural Relationships (Palgrave Macmillan) – Saracino amplia ora la prospettiva al campo educativo.
Attraverso una ricostruzione storica rigorosa e appassionata, l’autore ripercorre l’evoluzione del sistema scolastico albanese dall’Ottocento a oggi, mettendo in luce l’impatto decisivo della lingua italiana nella formazione culturale del Paese. Dalle prime scuole ecclesiastiche in epoca ottomana ai tentativi di italianizzazione del primo Novecento, fino alla “de-italianizzazione” del regime di Enver Hoxha e ai progetti di cooperazione internazionale post-1991, il libro racconta come istruzione e cultura siano state terreno di confronto, scambio e, talvolta, conflitto tra i due Paesi.
Abbiamo bisogno di scuole e di maestri! si inserisce nel dibattito contemporaneo sulle politiche educative interculturali, offrendo una lettura critica delle trasformazioni che hanno segnato la storia albanese e ribadendo l’importanza della scuola come ponte tra società e culture diverse. La presentazione del 21 novembre inaugura simbolicamente la settimana delle festività laiche albanesi, che culminano con la Festa dell’Indipendenza (28 novembre) e la Festa della Liberazione dal nazifascismo (29 novembre).
