Cgil annuncia sciopero generale il 12 dicembre: governo e opposizioni si scontrano
ROMA – La Cgil ha proclamato uno sciopero generale nazionale per il 12 dicembre contro la legge di bilancio, accusata di non prevedere misure adeguate per il contrasto all’emergenza salari. La decisione ha scatenato un acceso confronto politico.
Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha motivato la scelta denunciando l’assenza di interventi su salari, sanità , scuola e assunzioni, e rilanciando la proposta di una “patrimoniale”: un contributo dell’1% per i 500mila italiani più ricchi, stimando 26 miliardi da destinare a misure sociali. Lo sciopero si svolgerà in tutte le principali città italiane, senza la partecipazione di Uil e anticipando di un giorno l’iniziativa della Cisl.
La reazione del governo è stata immediata e ironica. La premier Giorgia Meloni ha commentato sui social: “Guarda caso, è un venerdì”, mentre il vicepremier Matteo Salvini ha invitato Landini a scegliere un altro giorno della settimana. Landini ha replicato: “Rispettino i lavoratori, cambino loro la manovra”.
Lo scontro politico si è allargato. Il Pd, con la segretaria Elly Schlein, ha attaccato il governo: “Ha aumentato le tasse a tutti, aiutando i più ricchi. Con che faccia Meloni attacca le opposizioni?”. La maggioranza ha difeso il governo: Antonio Tajani ha definito lo sciopero della Cgil “politico, isolato e divisivo”, insinuando motivazioni personali di Landini.
La tensione resta alta, con la data del 12 dicembre che segna il punto di collisione tra sindacato, maggioranza e opposizioni, sul nodo fiscale e sulla tutela dei lavoratori.
