Il mondo del jazz piange Guido Di Leone, celebre chitarrista e docente di Bari
BARI - Il mondo della musica jazz è in lutto per la scomparsa improvvisa di Guido Di Leone, chitarrista e docente di Bari di fama nazionale. L’annuncio è arrivato tramite un post dell’Associazione Cultura Identità di Altamura, che ha comunicato che il musicista è morto a causa di un malore improvviso.
Nato a Bari nel 1964, Di Leone è stato un punto di riferimento assoluto per il jazz italiano. Nel 1985 ha fondato la scuola di musica “Il Pentagramma Bari”, diventata negli anni un vero e proprio laboratorio di formazione musicale, e ha insegnato chitarra e armonia al Conservatorio “Duni” di Matera, formando generazioni di giovani talenti e trasmettendo la sua passione per la musica e per la didattica d’eccellenza.
Con circa cento album pubblicati, Di Leone ha collaborato con artisti di fama internazionale come Mark Murphy, Jerry Bergonzi, Paolo Fresu e Franco Cerri. Il suo linguaggio musicale raffinato, ispirato a maestri come Jim Hall, ha lasciato un segno indelebile nel panorama jazzistico nazionale e internazionale.
Il suo tocco elegante ha spesso animato i festival swing del Salento e numerosi progetti legati a HOPS Bari, creando un ponte unico tra jazz e danza e dimostrando come la musica possa diventare un’esperienza condivisa e multisensoriale.
Sui social network, la notizia della sua morte ha suscitato un’ondata di cordoglio. Musicisti, allievi e appassionati ricordano Guido Di Leone come “un maestro generoso e un uomo dal sorriso disarmante”. Centinaia di commenti riempiono le bacheche di Facebook e Instagram con foto, video e messaggi colmi di affetto.
“La scomparsa di Guido Di Leone è una grave perdita non solo per la città di Bari”, ha dichiarato il sindaco, “ma per un’intera comunità di musicisti e appassionati che hanno potuto apprezzarne le grandi doti umane e professionali. Elegante musicista, compositore e arrangiatore, docente sensibile come pochi, Di Leone ha fatto dell’amore per la musica una missione che lo ha portato 40 anni fa a fondare e dirigere Il Pentagramma, uno spazio in cui si sono formate generazioni di musicisti di talento che hanno fatto la storia del jazz italiano. Grazie alla sua passione e alla sua abnegazione, la sua scuola è diventata una vera e propria casa per tantissimi appassionati di musica, che lì possono esprimersi, crescere e sognare insieme. Del suo infaticabile impegno ha beneficiato in primis la comunità barese, che negli ultimi decenni ha potuto partecipare a concerti e rassegne di straordinario livello. A sua moglie Francesca e a sua figlia, ai suoi colleghi e allievi, giunga l’abbraccio sincero mio personale e dell’intera città di Bari”.
Guido Di Leone lascia un’eredità artistica e umana straordinaria, destinata a vivere attraverso le note dei suoi discepoli e delle sue composizioni, simbolo di una vita dedicata completamente alla musica e alla cultura jazzistica.
