Putignano inaugura la stagione di prosa 2025/2026 con “Mimì – Da sud a sud sulle note di Domenico Modugno”


PUTIGNANO – Si apre con un omaggio alla voce più celebre della canzone italiana la nuova stagione di prosa del Comune di Putignano, realizzata in collaborazione con Puglia Culture. Alle 21, sul palco del Teatro Comunale Giovanni Laterza, debutta “Mimì – Da sud a sud sulle note di Domenico Modugno”, spettacolo firmato da Mario Incudine che ripercorre parole, musiche e immaginario del cantore universale dell’anima meridiana. In scena Antonio Vasta, Pino Ricosta e Manfredi Tumminello, con la regia di Moni Ovadia e Giuseppe Cutino, per un viaggio teatrale che intreccia radici, emozioni e identità.

La stagione 2025/2026 presenta un cartellone ricco e trasversale, capace di accogliere nomi di prestigio e nuove voci della scena contemporanea. Un percorso che attraversa memoria, musica, impegno civile e narrazione del presente, confermando la volontà dell’amministrazione di offrire un teatro aperto, vivo e inclusivo. Accanto alla prosa torna anche “La Scena dei Ragazzi”, la rassegna dedicata a bambini e famiglie, per un progetto culturale che coinvolge tutta la comunità.

Dopo l’inaugurazione, il sipario si rialzerà il 13 dicembre con i Radicanto e “Si l’ammore… – Raiz canta Sergio Bruni”, un concerto narrativo che rende omaggio a una delle voci più intense della tradizione napoletana. Il 14 gennaio Cristiana Capotondi sarà protagonista di “La vittoria è la balia dei vinti”, testo scritto e diretto da Marco Bonini: una madre racconta alla figlia la Firenze bombardata del 1943, in una storia di coraggio, maternità e resistenza morale. Il 20 gennaio arriverà Lodo Guenzi, frontman de Lo Stato Sociale, impegnato nella sua interpretazione di “Morte accidentale di un anarchico” di Dario Fo e Franca Rame, per la regia di Giorgio Gallione.

A chiudere il mese, il 31 gennaio, Teatro Koreja proporrà “X di Xylella, Bibbia e Alberi Sacri”, scritto da Lucia Raffaella Mariani, Letizia Russo e Gabriele Vacis, che ne firma anche la regia. Un racconto poetico e civile che intreccia scienza, spiritualità e fragilità del paesaggio, con gli ulivi come simbolo della resistenza delle radici.

Il 28 febbraio sarà la volta di Giobbe Covatta con “70 riassunto delle puntate precedenti”, una celebrazione ironica e intelligente dei suoi settant’anni e della sua carriera. A marzo il calendario si farà particolarmente intenso. Il 13 marzo arriverà “Odissea Minore – Per un’educazione della frontiera”, un progetto che unisce teatro, giornalismo e cinema documentario per raccontare l’infanzia nei luoghi di confine lungo la rotta balcanica. Il 20 marzo Moni Ovadia sarà protagonista di una versione visionaria e potente di “Moby Dick”, diretta da Guglielmo Ferro, mentre il 28 marzo Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari porteranno in scena “I figli della frettolosa”, riflessione poetica e corale sulla cecità fisica e simbolica, con attori non vedenti e ipovedenti in un atto di grande inclusione teatrale.

Gli ultimi due appuntamenti della prosa sono in programma ad aprile. Il 10 aprile Paolo Rossi tornerà a Putignano con “Stand Up Classic”, spettacolo che intreccia satira, improvvisazione, musica e classici teatrali, accompagnato dal vivo da Emanuele Dell’Aquila. Il 22 aprile chiuderà la stagione Sara Bevilacqua con “Stoc ddo’ – Io sto qua”, storia vera di Lella Fazio, madre coraggio di Bari Vecchia che, dopo l’omicidio del figlio Michele, sceglie di opporsi al silenzio e di trasformare il dolore in testimonianza civile.

Accanto alla stagione di prosa, il Comune propone anche la nuova edizione de “La Scena dei Ragazzi 2025/2026”, un viaggio nel mondo delle fiabe e dell’immaginazione dedicato ai più piccoli. Il percorso prende il via il 14 dicembre 2025 con “Vassilissa e la babaracca” di Kuziba Teatro, fiaba sul coraggio di crescere e trovare la propria voce. Il 27 dicembre il Teatro dei Leggeri porterà “Cantastorie a pedali – Christmas Edition”, un racconto itinerante di musica e maschere. L’11 gennaio Principio Attivo Teatro e La Luna nel Letto arriveranno con “La fabbrica del tempo”, gioco poetico sul valore delle scelte e sul ritmo della vita; il 22 febbraio sarà in scena “Il giardino delle parole” di Teatri Di.Versi, delicata riflessione sul potere terapeutico del linguaggio. L’ultimo appuntamento, il 15 marzo, sarà dedicato a “I vestiti nuovi dell’imperatore” di Aretè Ensemble, una riscrittura ironica e attuale della fiaba di Andersen che celebra la forza della verità e lo sguardo limpido dei bambini.

Per informazioni e prenotazioni è possibile consultare il sito pugliaculture.it.