Rojo, uno sguardo alla vita con fiducia e nostalgia



Infanzia, adolescenza, il rapporto con i genitori. Con 20 MQ, Rojo racconta dalla prospettiva di chi si permette di ripercorrere con sguardi e accenti più maturi queste fasi della vira. Questo brano, primo singolo estratto dal nuovo EP “ELETTROAMORE” disponibile da dicembre, è, forse, il capitolo più intimo e sincero del progetto.

Immerso nelle sonorità alternative rap, in questo brano emerge una relazione complessa, fatta di lontananze e improvvisi avvicinamenti, di solitudine e voglia di scappar via. Ma con nuove consapevolezze e proprio grazie alla musica, Rojo può guardare alla sua storia con maggiore fiducia e persino con una certa nostalgia.

Il videoclip, che esce in contemporanea, raccoglie il mood e le sensazioni del brano, lavorando per sottrazione in modo che emerga una giornata come tante del Rojo adolescente in una delle fughe segrete dagli adulti. Il disagio, la ribellione, i desideri, le scelte generazionali, sono sullo sfondo e un tocco leggero e poetico le mostra in altra luce. I tre protagonisti vagano nel caos urbano, cercano un loro posto nel mondo e, provvisoriamente, lo trovano in una silenziosa ferrovia abbandonata, triste ma potentemente evocativa, rifugio dalle pressioni quotidiane.

Il videoclip, diretto da Gabriele Lo Cascio, nasce dall’incontro artistico con Rojo. La loro amicizia sboccia sin dai primi anni dell’infanzia, quando condividono viaggi ed estati in famiglia. Durante l’adolescenza poi si perdono di vista e ognuno intraprende il proprio percorso, Rojo quello musicale mentre Gabriele si interessa al mondo cinematografico.


Ciao Rojo, “20 mq” è un tolo che evoca uno spazio ben delimitato. Da dove nasce questa canzone? 
La canzone nasce dalla stanza in cui vivo attualmente, in un momento di apertura con me stesso, che ha evocato ricordi del mio percorso di vita, dall’infanzia fino ad oggi.

Dal punto di vista sonoro, a cosa sei ispirato?
Dal punto di vista sonoro mi sono ispirato a Gemitaiz, rapper attualmente molto attivo nella scena musicale il quale collabora spesso con Mace, altra reference per quanto riguarda la produzione.

Come immagini l’ascoltatore ideale di “20 mq”?
Non c’è un ascoltatore ideale, chiunque voglia ripercorrere i suoi anni di giovinezza
attraverso questa canzone, può farlo.
 
C’è una frase, un’immagine o un suono che ha dato il via alla scrittura del brano?
 La mia stanza sicuramente ha contribuito a regalarmi delle immagini, le quali hanno  dato vita ripercorrendo gli anni della mia adolescenza, con la consapevolezza di chi  sono oggi, attraverso quei 20MQ.

La scena indipendente italiana è oggi molto variegata. Ti sen parte di un movimento o preferisci restare fuori da ogni e che a?
Al momento non faccio parte di un’etichetta e mi sta bene così, ma mai dire mai. 

Ci puoi anticipare cosa verrà dopo questo singolo?
 A breve uscirà il nuovo singolo “Non è vero che mi vuoi bene”, il secondo estratto dell’EP che 
uscirà ad inizio dicembre.