Trani piange la scomparsa di Vito D’Alfonso, un grande infermiere e un grande tranese
TRANI - Trani oggi dice addio a Vito D’Alfonso, storico infermiere della città, figura amata e rispettata da generazioni di cittadini. A ricordarlo con parole piene di affetto e commozione è Rino Negrogno, collega e amico di lunga data, infermiere del 118 di Trani.
“Purtroppo stamattina ci ha lasciato Vito D’Alfonso – scrive Negrogno. – A Trani lo conoscevamo quasi tutti, se non proprio tutti. Chi di noi non è stato ‘bucato’ almeno una volta da Vito? Arrivava di buon’ora, mentre il sole sorgeva, con il suo immancabile sorriso. Con la sua voce morbida e serafica, distraeva, conversava fuori tema, ti prendeva per mano come per congratularsi… e improvvisamente, l’ago era già in vena e le provette piene di sangue prima che tu potessi dire ‘a’.”
Vito D’Alfonso ha lavorato fin dagli albori del nosocomio tranese, fin dalla sua inaugurazione nel 1961. Per oltre cinquant’anni ha visto cambiare medici, infermieri e generazioni di pazienti, tramandando la propria esperienza con generosità, soprattutto a Rino e a suo figlio Mimmo.
“Non era solo un grande professionista – continua Negrogno – ma anche un uomo dalla serenità contagiosa. Affrontava ogni cosa, persino le più tragiche, con ottimismo e senza mai far preoccupare chi gli stava accanto. Persino sul suo letto di dolore, la sua preoccupazione principale era il benessere degli altri. ‘Sto bene’, ripeteva sempre.”
Il legame tra Rino e Vito era lungo cinquantacinque anni, intrecciato con la famiglia D’Alfonso: “Per lui e sua moglie Carmela ero come un figlio. Abbiamo condiviso insieme scuola, università e vita quotidiana fino a diventare cognati.”
Vito D’Alfonso lascia un vuoto enorme, non solo tra i colleghi e i pazienti che hanno avuto la fortuna di incontrarlo, ma in tutta la comunità tranese. Uomo di grande umanità, professionista esemplare, tranese nel cuore e nello spirito.
“Un grande tranese. Ti voglio bene”, conclude Negrogno.