Addio a Sandro Giacobbe, la voce degli anni ’70 e ’80
COGORNO – È morto a 75 anni nella sua abitazione di Cogorno Sandro Giacobbe, uno dei cantautori più amati della musica italiana. La notizia è stata confermata da fonti vicine alla famiglia. Per oltre dieci anni Giacobbe aveva combattuto contro un tumore, affrontando la malattia con sincerità e ironia, ricordando anche la sua “Ferrari”, il soprannome dato alla sedia a rotelle su cui era costretto negli ultimi mesi.
Autore di brani entrati nella memoria collettiva, Giacobbe ha segnato un’epoca con successi come Signora mia e Gli occhi di tua madre, canzoni che hanno accompagnato intere generazioni e scalato le classifiche italiane e internazionali. Artista sensibile e cantautore raffinato, sapeva trasformare le emozioni in musica, diventando colonna sonora di un periodo fondamentale della musica italiana.
Nel corso della sua carriera ha partecipato anche alla Nazionale Cantanti, ricoprendo in seguito il ruolo di allenatore. Nato nel 1949, raggiunse la notorietà nel 1974 con Signora mia, presentata al Festivalbar e inclusa nella colonna sonora del film di Lina Wertmüller Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto. Nel 1976 conquistò il terzo posto al Festival di Sanremo con Gli occhi di tua madre e tornò sul palco dell’Ariston nel 1983 con Primavera. Tra i suoi altri successi ricordiamo Portami a ballare e le partecipazioni allo Zecchino d’Oro, di cui firmò tre brani.
Negli ultimi anni Giacobbe era tornato alla ribalta con singoli come Ali per volare (2015, insieme a Marina Peroni), Solo un bacio (2019, dedicato ai figli delle vittime del ponte Morandi), la collaborazione con Don Backy in Genova (2020) e Lettera al gigante (2023), scritta dal figlio Andrea.
Nella vita privata aveva costruito un legame profondo con Marina Peroni, storica corista, compagna e infine moglie dal 2022. Lascia anche i figli Andrea e Alessandro, nati dal primo matrimonio.
Con la sua scomparsa, la musica italiana perde una voce unica, capace di emozionare e raccontare con delicatezza e profondità le storie del cuore.
