Addio a Tatiana Schlossberg, giornalista e nipote di JFK, morta a 35 anni


NEW YORK - Tatiana Schlossberg, giornalista statunitense e nipote dell’ex presidente John F. Kennedy, è morta all’età di 35 anni a causa di una rara forma di leucemia mieloide acuta, come reso noto dalla famiglia tramite la John F. Kennedy Library Foundation.

Nata a New York il 5 maggio 1990, Tatiana era figlia di Caroline Kennedy ed Edwin Schlossberg. Dopo gli studi a Yale e Oxford, ha intrapreso la carriera giornalistica, iniziando nella cronaca locale del New Jersey, per poi approdare al New York Times nel 2014, prima nella redazione Metro e poi nella sezione Scienza. Qui si è distinta per il rigore e la capacità di rendere accessibili temi complessi legati all’ambiente e al cambiamento climatico.

Schlossberg ha raccontato direttamente le conseguenze del riscaldamento globale, dal monitoraggio delle paludi di mirtilli rossi in Massachusetts fino a gare di sci di fondo in Wisconsin, mettendo in luce l’impatto della crisi ecologica sulla vita quotidiana. Nel 2019 ha pubblicato Inconspicuous Consumption, saggio premiato con il Rachel Carson Environment Book Award, in cui esplora i costi ambientali nascosti delle abitudini di tutti i giorni.

Nel novembre 2025 aveva reso pubblica, in un lungo articolo sul New Yorker, la diagnosi della leucemia mieloide acuta, raccontando il difficile percorso di cure, tra chemioterapia, trapianto di midollo e sperimentazioni di immunoterapia, intrapreso dopo la nascita della sua seconda figlia nel 2024. Nel testo, oltre a condividere riflessioni sulla malattia e sulla mortalità, Tatiana aveva criticato il cugino Robert F. Kennedy Jr. per le sue posizioni contrarie alla ricerca medica finanziata dallo Stato e ai vaccini, definendolo “un imbarazzo”.

Il mondo del giornalismo e quello della difesa dell’ambiente perdono una voce coraggiosa, capace di unire rigore scientifico e narrazione personale, lasciando un’eredità preziosa per chi vuole comprendere e affrontare le sfide della crisi climatica.