Bari: eseguite misure cautelari per l’omicidio di Nicola Vasienti


BARI – Nel corso della mattinata, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Bari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di quattro esponenti del clan Strisciuglio. Gli indagati sono ritenuti, a vario titolo, responsabili dell’omicidio di Nicola Vasienti, avvenuto la notte del 16 novembre 2016 all’interno della sua abitazione, dove era sottoposto agli arresti domiciliari. Per tre dei quattro indagati sono contestati anche i reati di estorsione, aggravati dal metodo mafioso.

Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dalla Procura Distrettuale di Bari, hanno permesso di chiarire che la morte di Vasienti, inizialmente apparente come suicidio, fu in realtà un omicidio pianificato all’interno della consorteria mafiosa, determinato dalla volontà della vittima di collaborare con la giustizia.

L’esame approfondito dei luoghi del delitto, unitamente alle intercettazioni e alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, ha evidenziato come Vasienti fosse stanco delle continue vessazioni da parte del clan e profondamente scosso per l’assassinio del suo amico Luigi Luisi, deceduto il 14 novembre 2016 in seguito a un agguato mafioso del 31 ottobre.

Le indagini hanno consentito di individuare mandante ed esecutori materiali, che avevano inscenato un’impiccagione mentre, in realtà, la morte era avvenuta per strangolamento.

Si ricorda che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari. All’esecuzione della misura cautelare seguirà il confronto con la difesa degli indagati, e la loro eventuale colpevolezza dovrà essere accertata in sede di processo, nel contraddittorio tra le parti.