Borgo Mezzanone, la Regione Puglia riconverte l’ex CARA in foresteria per 324 braccianti agricoli
TRANI – Con 13,7 milioni di euro del POC Legalità, la Regione Puglia avvia la riconversione di una parte dell’ex CARA di Borgo Mezzanone in foresteria per 324 migranti regolarmente soggiornanti e impiegati nelle filiere agricole della Capitanata. Il progetto, denominato Villaggio dell’Accoglienza, mira a superare l’emergenza abitativa dei ghetti e a promuovere inclusione sociale e dignità abitativa.
L’intervento prevede il recupero integrale degli immobili, lo smantellamento delle recinzioni e l’efficientamento energetico, con la creazione di alloggi in co-housing, cucine, spazi comuni e aree verdi attrezzate per il comfort termico e la socializzazione. Una porzione del compendio sarà destinata a centro servizi, medicheria, uffici e spazi comuni, presidiata da un gestore del terzo settore selezionato con procedura pubblica.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sottolinea come il progetto rappresenti “una risposta concreta all’emergenza dei ghetti in Capitanata, mentre il Governo tarda a fornire risposte sui fondi PNRR”. L’assessora alle Politiche migratorie, Viviana Matrangola, evidenzia che il Villaggio si inserisce in una rete di foresterie e hub regionali che oggi ospitano circa 1.000 migranti, con servizi sanitari, socio-legali e programmi di mediazione interculturale.
I lavori dovranno essere completati entro dicembre 2026 e saranno supportati tecnicamente da ASSET – Agenzia Regionale Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio, in collaborazione con la Prefettura di Foggia. Il progetto rientra nell’Asse 3 – Azione 3.2 del POC Legalità 2014-2020, finalizzato a favorire l’inclusione sociale e il recupero di immobili pubblici, anche confiscati.
Con il Villaggio dell’Accoglienza, la Puglia punta a rafforzare l’integrazione dei braccianti agricoli e a perseguire l’obiettivo Ghetti Zero, trasformando strutture storiche dismesse in spazi abitativi dignitosi e funzionali.
