Canosa di Puglia: arresti domiciliari per due imprenditori e un funzionario delle Dogane


CANOSA DI PUGLIA - Due fratelli di Canosa di Puglia, Michele e Maurizio Damato, rispettivamente di 50 e 55 anni, insieme a un funzionario dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Bari, sono stati posti agli arresti domiciliari con le accuse, a vario titolo, di corruzione, falso ideologico e rivelazione dei segreti d’ufficio.

Contestualmente, le forze dell’ordine hanno disposto il sequestro di due aziende attive nel deposito e nella commercializzazione all’ingrosso e al dettaglio di prodotti petroliferi ed energetici, con sede a Canosa di Puglia e a Barletta.

Gli imprenditori erano già stati raggiunti da un provvedimento cautelare lo scorso luglio, con l’accusa di aver corrotto esponenti delle forze dell’ordine per eludere controlli. Il nuovo provvedimento, emesso dal gip del Tribunale di Trani ed eseguito dai finanzieri del comando provinciale di Barletta, rappresenta la prosecuzione dell’inchiesta della Procura di Trani del 2024.

Secondo l’accusa, i fratelli Damato, attivi nel settore dei carburanti, avrebbero fornito carburante a uso agevolato – con accise e IVA ridotte – e altre utilità al funzionario doganale, al fine di ottenere una “copertura istituzionale” in caso di ispezioni. In cambio, il pubblico ufficiale avrebbe fornito informazioni riservate sui depositi di carburante di concorrenti e vidimato registri contabili bypassando le procedure di legge.

Le indagini hanno inoltre rilevato che i tre avrebbero limitato le comunicazioni telefoniche, preferendo l’uso di WhatsApp, con cui il funzionario avrebbe rivelato a uno degli imprenditori informazioni privilegiate relative a un’azienda concorrente.

Per evitare il rischio di nuovi reati, il gip ha nominato un amministratore giudiziario per le società sequestrate.