Casa Sollievo della Sofferenza inaugura il nuovo sistema angiografico di ultima generazione: un salto tecnologico per diagnosi e interventi
SAN GIOVANNI ROTONDO – È stato inaugurato questa mattina, presso l’Unità di Radiologia e Neuroradiologia Interventistica dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, il nuovo sistema angiografico Philips Azurion 7 M20, una delle tecnologie più avanzate attualmente disponibili per la diagnostica e gli interventi mininvasivi in ambito oncologico, vascolare e cerebrovascolare.
Alla cerimonia hanno preso parte il presidente dell’Ospedale, padre Franco Moscone, che ha impartito la benedizione alla nuova apparecchiatura, il direttore generale Gino Gumirato, il direttore sanitario Gabriella De Vincentis e tutto il personale del reparto.
Una tecnologia che innalza precisione e sicurezza
Il nuovo angiografo rappresenta un significativo avanzamento nelle capacità diagnostiche e operative dell’Unità : i software innovativi permettono una riduzione delle dosi di radiazioni, una maggiore sicurezza per pazienti e operatori e una visualizzazione estremamente accurata delle traiettorie necessarie durante gli interventi, con monitoraggio in tempo reale del percorso degli strumenti.
«La nuova apparecchiatura ci consentirà di trattare, con tecniche mininvasive, patologie anche molto complesse», spiega il dottor Giovanni Ciccarese, responsabile dell’Unità di Radiologia e Neuroradiologia Interventistica.
«Parliamo di tumori come epatocarcinoma e neoplasie ossee, aneurismi cerebrali, malformazioni artero-venose, stenosi vascolari, ma anche patologie benigne come fibromi uterini e osteoma osteoide, oltre a ernia del disco, artrosi del ginocchio e fratture».
L’Unità svolge un ruolo fondamentale all’interno delle reti delle patologie tempo-dipendenti, in particolare per l'emorragico e l’ictus ischemico acuto. Solo nel 2024 sono stati eseguiti oltre 1.600 interventi, grazie al lavoro di sei medici, cinque tecnici e sei infermieri reperibili H24.
Un dono che nasce dalla devozione a Padre Pio
L’acquisto del nuovo angiografo è stato interamente finanziato dal lascito testamentario del professor Arturo Nicolás Jiménez-Vera, statunitense d’adozione ma di origini cilene, scomparso nel marzo 2024 all’età di 95 anni.
Giunto a San Giovanni Rotondo nel 1960 per conoscere Padre Pio, con cui instaurò un profondo legame spirituale, Jiménez-Vera rimase colpito dall’Ospedale nascente e ne seguì nel tempo lo sviluppo, sostenendone i valori francescani. Trasferitosi negli Stati Uniti, divenne docente alla San Diego State University e ministro straordinario dell’Eucaristia, dedicando la sua vita al servizio dei malati e dei più fragili.
«La generosità del professor Jiménez-Vera – ha dichiarato il direttore generale Gumirato – non solo ci ha permesso di installare questo nuovo sistema angiografico, ma contribuirà al più ampio progetto di rinnovamento tecnologico dell’Ospedale, che prevede anche un ulteriore angiografo per l’Emodinamica, due TAC di ultima generazione e nuovi ecografi».
Alla cerimonia era presente anche Isabel Reinhardt, amica di famiglia ed esecutrice testamentaria, che ha scoperto una targa in memoria del professor Jiménez-Vera.
Una struttura sempre più all’avanguardia
Con la nuova apparecchiatura, Casa Sollievo della Sofferenza consolida il proprio ruolo di riferimento per il Centro-Sud Italia in ambito radiologico e neuroradiologico interventistico, offrendo ai pazienti percorsi di cura sempre più efficaci, rapidi e personalizzati.
L’investimento, oltre al valore tecnologico, testimonia anche un profondo legame storico e spirituale: quello tra l’Ospedale voluto da Padre Pio e chi, come Arturo Jiménez-Vera, ne ha riconosciuto la missione e ha scelto di sostenerla per il futuro delle comunità e dei pazienti.
