Diritto Internazionale Umanitario: al 36° Stormo di Gioia del Colle il 293° corso per operatori internazionali
GIOIA DEL COLLE – Il 36° Stormo Caccia di Gioia del Colle, uno dei reparti più prestigiosi a livello nazionale e fiore all’occhiello dell’Aeronautica Militare italiana, ha ospitato dal 24 dicembre il 293° Corso per Operatori Internazionali di Diritto Internazionale Umanitario (DIU), organizzato dalla Commissione Nazionale DIU della Croce Rossa Italiana.
Il corso, diretto dal generale di brigata Francesco Elia, è stato rivolto al personale ufficiale e sottufficiale del 36° Stormo e dell’Arma dei Carabinieri, con l’obiettivo di rafforzare la conoscenza delle norme che regolano i conflitti armati e le operazioni in ambito internazionale. Tra i partecipanti anche rappresentanti del mondo accademico, tra cui il professor Nicola Neri dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
Di alto profilo il parterre dei relatori. Sono intervenute le professoresse Marina Castellaneta e Annita Sciacovelli, rispettivamente professore ordinario di Diritto Internazionale e professore associato del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Ateneo barese, insieme agli istruttori DIU della Croce Rossa Italiana: l’avvocato Gianfranco Ferrante, Olimpia Masci, Adele Cirasino, Mimmo Dalia, Loredana Di Cosmo e Ciro Lepore.
Il comandante del 36° Stormo, colonnello pilota Antonino Massara, ha confermato ancora una volta la piena disponibilità del reparto a ospitare eventi informativi e formativi promossi dalla Croce Rossa Italiana, in particolare quelli finalizzati alla diffusione e alla conoscenza del Diritto Internazionale Umanitario applicabile ai conflitti armati.
Il corso risponde agli obblighi previsti dalla normativa nazionale in materia di formazione del personale delle Forze Armate, come stabilito dall’articolo 83 del Primo Protocollo Aggiuntivo alle Convenzioni di Ginevra del 1977, ratificato dall’Italia con la legge n. 76 dell’11 dicembre 1985. L’iniziativa mira inoltre a fornire competenze specifiche a coloro che sono chiamati a operare in contesti internazionali e nell’ambito delle Crisis Response Operations e delle Peace Support Operations, rafforzando la cultura del rispetto del diritto umanitario e della tutela delle popolazioni civili.
