Elodie chiarisce il caso del telefono lanciato durante il concerto di Messina: «Mi sono innervosita, stavo lavorando»
Durante la trasmissione, Elodie ha ricostruito il momento controverso avvenuto mentre si esibiva sulle note di Black Nirvana. La cantante ha spiegato che esiste un’area ben definita per i professionisti dell’immagine, dotati di apparecchiature fotografiche e collocati dietro transenne, mentre il pubblico può riprendere lo show dal parterre con i propri telefoni.
«Davanti c’è un’area riservata ai fotografi, con macchinari professionali. Dietro le transenne c’è chi guarda lo show, e va bene che abbia il telefono. Ma se tu vieni davanti a me, a un centimetro di distanza, col telefono e col flash… io sto lavorando», ha spiegato Elodie, sottolineando come l’avvicinamento del fotoreporter le avesse tolto concentrazione.
La cantante ha poi ammesso senza giri di parole il fastidio provato in quel momento: «Anche io sono fatta di carne. Ti prendi la macchina fotografica, non ti metti a fare le riprese col telefonino. Mi sono innervosita e gliel’ho buttato per terra, con molta sincerità».
Sui social Elodie aveva già manifestato il suo disappunto, definendo «orrendo» il gesto di puntare un telefono in faccia senza neppure salutare. «Torniamo agli abbracci e mettiamoci sto telefono nel c*lo», aveva scritto nelle sue storie, scatenando ulteriori reazioni.
Non è mancata la replica del fotografo coinvolto, intervenuto in radio per difendersi: «Rispetto la sua arte e non la giudico, ma non ho capito quel gesto, perché il suo staff mi ha autorizzato a stare sotto il palco».
Il caso, amplificato dai social, continua a far discutere, ma l’intervento a Propaganda Live sembra avere messo un punto alla questione secondo la cantante, che ha voluto ribadire soprattutto il rispetto degli spazi e del lavoro reciproco.
