Francavilla Fontana, rinvio a giudizio per Camillo Giannattasio per la morte del brigadiere Legrottaglie


FRANCAVILLA FONTANA – Il 57enne Camillo Giannattasio è stato rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio pluriaggravato per la morte del brigadiere capo dei carabinieri Carlo Legrottaglie, ucciso il 12 giugno scorso in una zona periferica di Francavilla Fontana. La prima udienza del processo è fissata per il 27 gennaio 2026.

Giannattasio è accusato anche di ricettazione, detenzione e porto illegale di armi clandestine e resistenza a pubblico ufficiale aggravato dall’uso di violenza. L’uomo è l’unico indagato ancora in vita, dopo che il suo complice Michele Mastropietro è morto in seguito all’ultimo scontro a fuoco avvenuto a Grottaglie. Secondo l’accusa, Giannattasio avrebbe anche “istigato Mastropietro a perseverare nella propria condotta violenta”.

La ricostruzione dei fatti, basata sul racconto del carabiniere Costanzo Garibaldi, collega Giannattasio alla pianificazione e all’esecuzione dell’azione criminale. Durante l’inseguimento in auto da parte dei carabinieri, i due fuggitivi compirono gesti di sfida e percorsero contromano tratti stradali prima di schiantarsi contro un palo. Scesi dal veicolo, Mastropietro sparò contro Legrottaglie e altri agenti.

Le perquisizioni successive hanno portato al ritrovamento di un vero e proprio arsenale clandestino tra la casa e il negozio di ferramenta di Giannattasio, comprendente pistole prive di matricola, fucili, munizioni, coltelli e passamontagna.

Il gip ha accolto la richiesta di costituzione di parte civile della moglie e delle figlie del brigadiere Legrottaglie, che potranno partecipare al processo.