PN Just Transition Fund 2021–2027: avviata la procedura per le infrastrutture sociali nella provincia di Taranto
TARANTO – La Regione Puglia compie un passo importante per rafforzare il sistema integrato di welfare territoriale. Con l’approvazione dell’avviso relativo alla Procedura 2.8.4 – Infrastrutture sociali del Piano Territoriale JTF 2021-2027 della provincia di Taranto, il Dipartimento Welfare regionale dà ufficialmente avvio alla procedura negoziale per la selezione e il finanziamento di interventi di riqualificazione di edifici pubblici destinati a servizi di cura e inclusione sociale.
Con una dotazione complessiva di oltre 11 milioni di euro, l’obiettivo è colmare il divario infrastrutturale storico della provincia, favorendo la realizzazione di strutture innovative e sperimentali capaci di rispondere alle esigenze reali della comunità locale. Gli interventi ammessi comprendono manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia di edifici pubblici destinati a minori, anziani, persone con disabilità e cittadini in condizione di fragilità sociale.
Il programma si articola in due fasi:
- Fase 1: gli Ambiti Territoriali Sociali (Ginosa, Grottaglie, Manduria, Martina Franca, Massafra e Taranto) proporranno fino a due interventi ciascuno, fino a un importo massimo di 1.868.649,35 euro. La priorità sarà garantire la coerenza dei progetti con i bisogni sociali dei territori, rilevati nei Piani Sociali di Zona.
- Fase 2: i Comuni selezionati presenteranno progetti dettagliati, valutati dalla Regione per realizzabilità, sostenibilità e impatto positivo sul territorio. Il contributo potrà coprire fino al 100% dei costi ammissibili.
Le candidature degli ATS dovranno essere trasmesse entro 60 giorni dalla ricezione della comunicazione, mentre i Comuni selezionati presenteranno le proposte definitive entro 90 giorni dalla nota formale di ammissione alla fase 2, esclusivamente via PEC a: terzosettore.regionepuglia@pec.rupar.puglia.it.
Con questa iniziativa, la Regione Puglia punta a migliorare l’accessibilità dei servizi sociali, creare nuova occupazione nel settore socio-assistenziale e sostenere le comunità locali nella transizione ecologica ed economica.