70mo Liberazione: quando i polacchi morirono a Bari
di Nicola Zuccaro - E' il quarto cimitero in Italia dopo quelli di Montecassino, Loreto e Bologna. La necropoli militare polacca
di Casamassima è assieme al cimitero britannico, uno dei luoghi presenti nella Provincia di Bari che raccoglie le spoglie
dei caduti stranieri deceduti nella campagna d'Italia. Costruito fra il 1943 e il 1946, conformato da una pianta rettangolare,
non è diviso in settori interni.
E' preceduto dal cancello principale sul quale sono riportati i simboli del Secondo Corpo di Liberazione Polacco in Italia e che perse fra le sue fila, nelle battaglie lungo la Linea Gustav ed il Fiume Sangro, 429 soldati dell'omonima nazionalità , alcuni dei quali deceduti presso l'ospedale militare di Casamassima e presso alcuni ospedali delle città di Bari e di Napoli, a seguito delle gravi ferite riportate nei campi di battaglia.
I lavori di costruzione furono coordinati dal capomastro Felice Camardella. Unitamente al Sacrario dei Caduti d'Oltremare, dove riposano le spoglie dei militari italiani caduti fra il 1943 e il 1945 durante la lunga resistenza militare armata, è la terza necropoli presente a pochi chilometri da Bari.
E' preceduto dal cancello principale sul quale sono riportati i simboli del Secondo Corpo di Liberazione Polacco in Italia e che perse fra le sue fila, nelle battaglie lungo la Linea Gustav ed il Fiume Sangro, 429 soldati dell'omonima nazionalità , alcuni dei quali deceduti presso l'ospedale militare di Casamassima e presso alcuni ospedali delle città di Bari e di Napoli, a seguito delle gravi ferite riportate nei campi di battaglia.
I lavori di costruzione furono coordinati dal capomastro Felice Camardella. Unitamente al Sacrario dei Caduti d'Oltremare, dove riposano le spoglie dei militari italiani caduti fra il 1943 e il 1945 durante la lunga resistenza militare armata, è la terza necropoli presente a pochi chilometri da Bari.
