Anche la pace ha le sue giornate


VITTORIO POLITO -
Anche la pace ha la sua Giornata Internazionale che si celebra il 21 settembre di ogni anno, istituita nel 1981 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con la risoluzione n. 36/67, finalizzata a dedicare un giorno all’insegna della Pace mondiale e della non violenza.

La pace è la condizione di assenza di guerre e conflitti, sia all’interno di uno stato, sia all’esterno, con altri popoli, altri stati, o il ristabilimento dello stato pacifico, dopo un periodo di guerra. La situazione contraria allo stato di guerra, garantita dal rispetto dell’idea di interdipendenza nei rapporti internazionali, e caratterizzata, all’interno di uno stesso stato, dal normale svolgimento della vita politica, economica, sociale e culturale.

La pace è stata riconosciuta anche come un diritto di tutti i popoli nella solenne Dichiarazione sul Diritto dei Popoli alla Pace del 1984, approvata dall’Assemblea Generale con Risoluzione 39/11.

La ricerca della pace ha lo scopo di “salvare le future generazioni dal flagello della guerra”, praticando la tolleranza, mantenendo rapporti di buon vicinato tra popoli e stati e unire le forze per mantenere la pace e la sicurezza internazionale.

Ogni anno, il 21 settembre, il Segretario Generale delle Nazioni Unite suona, per l’occasione, la Campana della Pace, installata presso quella sede, richiamando l’attenzione contro le minacce di conflitti ed il rispetto dei diritti umani, della giustizia e l’armonia tra paesi e popoli.

La Giornata Mondiale della Pace, celebrata per la prima volta il 1° gennaio 1968 è, invece, una ricorrenza celebrata dalla Chiesa Cattolica il 1º gennaio di ogni anno con lo scopo di dedicare il giorno di Capodanno alla riflessione, alla preghiera e alla pace, istituita da Papa Paolo VI con un messaggio del 1967. Per l’occasione il Santo Padre invia, ogni anno ai capi delle nazioni e a tutti gli uomini di buona volontà, un messaggio che invita alla meditazione sul tema della pace.

Il 1° gennaio 2020 Papa Francesco nel suo messaggio per la Giornata Mondiale della Pace: “La pace come cammino di speranza, dialogo riconciliazione e conversione ecologica”, scrive che «La pace è un bene prezioso, oggetto della nostra speranza, al quale aspira tutta l’umanità. Sperare nella pace è un atteggiamento umano che contiene una tensione esistenziale, per cui anche un presente talvolta faticoso “può essere vissuto e accettato se conduce verso una meta e se di questa meta noi possiamo essere sicuri, se questa meta è così grande da giustificare la fatica del cammino”. 

In questo modo, la speranza è la virtù che ci mette in cammino, ci dà le ali per andare avanti, perfino quando gli ostacoli sembrano insormontabili».

Ricordate, infine, che vive in pace, non ha nemici, non ha ansie e vive tranquillo.

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