Vlora, “un sogno di libertà” lungo 30 anni


FRANCESCO GRECO - Se ogni fine è un nuovo inizio, il crollo degli spietati regimi dittatoriali comunisti negli anni Novanta dell’altro secolo, ha liberato infinite energie creative troppo a lungo rimaste oppresse e inespresse. 

Espressioni artistiche di ogni genere: musica, arte, cinema, narrativa, oltre all’imprenditoria e le start-up, che a loro modo sono ulteriori forme d’arte.

Lo stesso sindaco di Valona, Dritan Leli, all’inaugurazione della mostra “Vlora, un sogno di libertà”, alla Pro Loco di S. Maria di Leuca (2 agosto, Villa Antonio Fuortes), inizi d’agosto, ebbe a dire che se gli artisti proposti fossero rimasti in Albania, il mondo non li avrebbe mai conosciuti e apprezzati.

E invece la mostra, curata con perizia e passione dal maestro Luigi Sergi, docente, critico d’arte e promotore con la sua galleria “Dentro l’arte” a Novara (voluta dall’associazione “Ponti non Muri”, in collaborazione con la Pro Loco e l’associazione De Arte), per tutto agosto, ha dato loro una visibilità globale: basta consultare il brogliaccio con le firme dei visitatori provenienti da tutto il mondo, alcuni dei quali si sono divertiti – originale idea di Sergi - a fare la loro barchetta, firmandola col proprio nome: un’ulteriore opera d’arte creata collettivamente.

Il background è ormai storia: proveniente dall’altra sponda dell’Adriatico, l’8 agosto del 1991, nel porto di Bari giunge il “Vlora” con un “assembramento” di vite, speranze, sogni, umanità pulsante di oltre 20mila persone. In precedenza c’erano stati altri sbarchi a Brindisi e Otranto.

Un paese intero spezza le catene della schiavitù del comunismo e delle sofferenze patite e cerca una vita degna in Europa. Nell’ambito della 4^ edizione di “Salento-Albania”, un ponte fra le due sponde, divisa in due parti, scambi culturali ideati da Antonio Biasco, pittura (Villa La Meridiana) e scultura (Villa Fuortes), la mostra ha avuto migliaia di visitatori.

Ecco gli artisti e le opere: Pro Loco (Villa Fuortes): “Sulla cresta dell’onda”, Giovanni Morgese (Terlizzi, Bari), “Ricordo di un amico”, Ilirjan Xhixha (fra Milano e Novara), “Verso la libertà”, Luigi Sergi (fra Novara e Gagliano del Capo, Lecce), “…essere mare…”, Maria Grazia Degrandi (Quarona, Vicenza), “Abbraccio affettuoso”, Silvana Marra (Novara), “Sirena”, Vito Russo (Salve, Lecce). Villa La Meridiana: “Il piccolo emigrante” e “La valigia”, Agim Sulaj (Rimini), “Alma Mater”, Anna Frappampina (Lecce), “Libertà anno 91”, Arben Brahimaj (fra Olanda e Valona), “Sognando la libertà”, Roberto Russo (Montesardo), “La bella di Durazzo”, Albert Dedja (Trento), “Rispetto libertà”, Antonio Spanedda (Novara), “Parlamento della realtà” e “Vlora”, Artan Shabani (fra Valona e Tirana), “Freedom” Giuseppe Alessio (Tiggiano, Lecce), “Mediterraneo”, Mimmo Anteri (Gallipoli, Lecce), “L’esodo”, Salvatore Bianchini (Roma), “Il viaggio della speranza”, Gigi Specchia (Sternatia, Lecce).

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