Vandali imbrattano la Chiesa di San Francesco d'Assisi: appello del Centro Ricerche di Bitonto


BITONTO – La Chiesa di San Francesco d'Assisi, uno degli edifici più rappresentativi e simbolici di Bitonto, è stata imbrattata da graffiti proprio alla vigilia della Settimana Santa, in un gesto che ha suscitato sdegno e preoccupazione tra la cittadinanza. Il Centro Ricerche di Storia e Arte-Bitonto ha espresso fermamente il proprio disappunto per questo vile atto di vandalismo, che ha danneggiato un patrimonio storico-artistico di inestimabile valore per la città.

Le scritte, ben visibili sulla facciata trecentesca della chiesa, hanno offuscato la bellezza di un monumento che rappresenta una testimonianza secolare della storia e della cultura di Bitonto. Questi atti di vilipendio non sono certo un fenomeno isolato, ma si inseriscono in un contesto di attacchi ripetuti ai luoghi simbolici della città, un malcostume che sembra dilagare senza freni. In passato, infatti, si erano verificati episodi simili, come i fuochi d'artificio lanciati vicino ad opere d'arte e nel centro storico, con il rischio di danneggiare la nostra cattedrale romanica, immortalato in un video recentemente diffuso sui social.

L'incidente è ancora più grave se si considera che la chiesa di San Francesco d'Assisi è proprio il punto di partenza della tradizionale Processione dei Misteri, un evento che si svolge nei giorni che precedono la Pasqua e che rappresenta una delle manifestazioni più sentite dalla comunità bitontina. Quest'anno, l'arte e la religione si intrecceranno proprio in quel luogo, rendendo ancora più evidente l'affronto subito dalla città.

Il Centro Ricerche ha lanciato un appello a tutta la cittadinanza, chiedendo di unirsi per difendere il patrimonio storico e culturale di Bitonto. «È il momento di reagire, di rispondere con indignato civismo e con fermo rispetto per ciò che è nostro – ha dichiarato il Centro in una nota ufficiale – Non possiamo permettere che il nostro passato venga ridotto a una superficie su cui chiunque può scrivere la propria insignificanza».

Le istituzioni sono chiamate a unire le forze per fermare questo malcostume, per sensibilizzare la cittadinanza e per proteggere il patrimonio che ci è stato tramandato, affinché anche le future generazioni possano godere della stessa ricchezza culturale. La memoria storica di Bitonto, affermano i ricercatori, è un bene prezioso che va tutelato con determinazione, ma anche con lucidità e civiltà.