Puglia, promulgata la Legge Regionale 7/2025 sull’utilizzo delle acque: nuove regole e aggiornamenti normativi
BARI – Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha promulgato la nuova Legge Regionale n. 7/2025, dal titolo “Disciplina regionale dell’utilizzo delle acque superficiali e sotterranee e disposizioni diverse”. Il provvedimento, già trasmesso al Bollettino Ufficiale della Regione per la pubblicazione, introduce una disciplina aggiornata, organica e semplificata per la gestione delle risorse idriche in Puglia.
La legge è articolata in 50 articoli suddivisi in due Titoli principali, accompagnati da quattro allegati tecnici.
Titolo I – Acque superficiali e sotterranee (artt. 1-38)
La parte centrale della legge, che va dall’articolo 1 all’articolo 38, regolamenta l’intero ciclo di ricerca, estrazione, derivazione e utilizzo delle acque sotterranee e superficiali su scala regionale, escludendo le casistiche già coperte da leggi speciali.
Questa nuova disciplina sostituisce e aggiorna profondamente la normativa esistente, abrogando tra l’altro la legge regionale 18/1999. Le disposizioni si pongono in continuità con gli indirizzi previsti dalle Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Tutela delle Acque (PTA) 2015-2021, garantendo maggiore chiarezza procedurale, uniformità di applicazione e sostenibilità ambientale.
L’obiettivo è quello di modernizzare e armonizzare la gestione delle risorse idriche, rafforzando il controllo pubblico e promuovendo un uso razionale dell’acqua, bene sempre più prezioso in un contesto di cambiamenti climatici e pressioni antropiche crescenti.
Titolo II – Disposizioni diverse (artt. 39-50)
La seconda parte della legge contiene disposizioni eterogenee che modificano normative regionali esistenti in diversi ambiti:
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Art. 41: attribuisce all’Acquedotto Pugliese S.p.A. la gestione degli acquedotti rurali, oggi in carico all’ARIF. Una scelta volta a ottimizzare i costi e migliorare l’efficienza della distribuzione idrica nelle aree agricole e rurali.
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Art. 46: modifica la legge regionale n. 28/2018 consentendo la commercializzazione dei cinghiali abbattuti durante le attività venatorie regolari o di contenimento. Una misura che risponde anche all’esigenza di gestione della fauna selvatica, sempre più spesso causa di danni all’agricoltura e alla sicurezza stradale.
Oltre a queste, il testo include ulteriori aggiornamenti normativi e razionalizzazioni in materia ambientale, territoriale e agricola, garantendo maggiore coerenza e funzionalità al sistema normativo regionale.
Una legge strategica per la tutela della risorsa idrica
Con la Legge 7/2025, la Regione Puglia compie un importante passo avanti verso una gestione moderna, sostenibile e trasparente delle risorse idriche. Il nuovo impianto normativo permette di rispondere in modo efficace alle attuali sfide ambientali, economiche e sociali, rafforzando al contempo la capacità di governance regionale nel settore idrico.
Un intervento legislativo atteso da tempo, che intende mettere ordine, chiarezza e visione di lungo periodo su un tema cruciale per lo sviluppo del territorio e per la qualità della vita dei cittadini pugliesi.