Guerra aperta tra Israele e Iran: attacchi reciproci, esplosioni a Tel Aviv e Gerusalemme. Il mondo trattiene il fiato


TEL AVIV/TEHERAN –
Nella notte è esploso un nuovo fronte di guerra in Medio Oriente. Israele ha lanciato un massiccio attacco contro l’Iran, colpendo città strategiche e siti nucleari in un’operazione denominata “Rising Lion”. L’offensiva ha provocato la morte di alti vertici militari, membri del corpo dei Pasdaran, scienziati legati al programma atomico e persino il consigliere politico della guida suprema Ali Khamenei.

La risposta iraniana non si è fatta attendere: almeno cento missili sono stati lanciati poche ore dopo verso Israele. Forti esplosioni hanno scosso il centro di Tel Aviv, mentre boati sono stati avvertiti anche a Gerusalemme. Immagini diffuse sui social mostrano colonne di fumo e cittadini in fuga. L’escalation fa temere un conflitto su larga scala.

Operazione pianificata da mesi

Secondo fonti dell’intelligence, commando del Mossad sarebbero stati infiltrati in Iran da mesi, con l’obiettivo di mappare i bersagli e neutralizzare, con l’uso di droni, le difese balistiche in vista dell’attacco. I raid israeliani hanno preso di mira gli impianti nucleari di Natanz e Fordow, già al centro delle preoccupazioni internazionali.

Alla vigilia dell’attacco, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) aveva lanciato l’allarme su nuove irregolarità nei siti iraniani, segnalando attività sospette e arricchimenti oltre i limiti stabiliti dagli accordi internazionali.

La minaccia iraniana: “Apriremo le porte dell’inferno”

«Apriremo a Israele le porte dell'inferno», aveva dichiarato il nuovo comandante dei Pasdaran poche ore prima del contrattacco, in un crescendo di tensione che ora rischia di degenerare in un conflitto regionale.

Trump informato, USA si smarcano

Il presidente americano Donald Trump sarebbe stato informato preventivamente dell’operazione israeliana, secondo fonti riservate. Tuttavia, gli Stati Uniti negano qualsiasi coinvolgimento diretto nei raid. La Casa Bianca ha lanciato un appello alla de-escalation, ma intanto si temono reazioni a catena nell’area.

Reazioni internazionali: Onu riunito, crollano le Borse

Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU è stato convocato d’urgenza. Mosca e Pechino hanno condannato duramente l’attacco israeliano, accusandolo di aver innescato un’escalation pericolosa. L’Europa si mostra divisa, mentre il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres ha chiesto “massima moderazione” da entrambe le parti.

Intanto, i mercati globali affondano. Le Borse europee hanno perso oltre 150 miliardi di euro, Wall Street è in forte calo e volano i prezzi di petrolio e gas, alimentando timori su nuove crisi energetiche.