"Nel mezzo del cammin": il Balletto del Salento incanta Lecce con un viaggio danzante tra i tre regni di Dante


LECCE — Il Teatro Apollo ha ospitato un evento memorabile, carico di emozioni, arte e poesia. Si è svolto il 35° galà di danza del Balletto del Salento, con sede a Trepuzzi, diretto da Vera Giannetto, che da ben 37 anni guida con passione e competenza una delle realtà più longeve e significative del territorio pugliese. Quest’anno il saggio-spettacolo ha avuto come titolo "Nel mezzo del cammin", un chiaro omaggio alla Divina Commedia di Dante Alighieri, da cui ha tratto ispirazione per un potente viaggio attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso.

Un palcoscenico trasformato in poesia

Lo spettacolo si è rivelato un’esperienza immersiva e vibrante, grazie a coreografie originali che hanno saputo raccontare il percorso dantesco in chiave danzata, attraversando con grazia e intensità i tre regni dell’aldilà. A firmare le creazioni sceniche è stata la stessa Vera Giannetto, affiancata dalla ballerina professionista e insegnante Serena Bovino, che ha contribuito a dare forma a quadri coreografici emozionanti, in equilibrio tra danza classica, moderna e contemporanea.

La colonna sonora ha avuto un ruolo fondamentale: da sonorità più cupe per l’Inferno, a suoni eterei per il Paradiso, culminando in un finale affidato a brani di artisti italiani come Giorgia, Michele Bravi e Gino Paoli, capaci di evocare un’atmosfera sospesa tra terra e cielo.

L’omaggio più intimo

Il momento più toccante della serata è stato quello in cui la direttrice artistica, Vera Giannetto, è salita in scena per rendere omaggio alla memoria della madre, nell’anniversario della sua scomparsa. Un gesto silenzioso, carico di emozione, che ha scosso profondamente la platea, riunita in un lungo applauso commosso.

Ogni gesto nasce dal cuore, ogni movimento è una poesia”, ha dichiarato la direttrice a fine spettacolo. “Abbiamo voluto trasmettere tutto il nostro amore per questa disciplina meravigliosa che forma, educa e unisce”.

Presenze d’eccezione e il valore della crescita

La serata ha visto anche la partecipazione di ospiti speciali che hanno impreziosito il palcoscenico: il ballerino solista Hiroki Inokuchi del Balletto del Sud, la ballerina Yuma Miceli, diplomata al Teatro alla Scala, e la stessa Serena Bovino, che ha danzato regalando momenti di grande intensità.

A concludere lo spettacolo, le allieve più grandi della scuola hanno dato vita a un quadro corale, simbolo di crescita, condivisione e comunità. Un passaggio di testimone ideale tra generazioni di danzatori, animati dallo stesso fuoco.

Un cammino lungo 37 anni

37 anni di attività sono un cammino fatto di sacrifici, ma anche di grandi soddisfazioni”, ha aggiunto Giannetto. “La danza è una fiamma che riscalda il cuore e ci permette di esprimere ciò che le parole non riescono a dire”.

Infine, un ringraziamento speciale è stato rivolto a chi rende possibile ogni anno questo appuntamento: collaboratori, famiglie, allievi e a Serena Bovino, “che mi ha affiancato nel mezzo del cammin di questo anno accademico”.

Una scuola, un riferimento, un sogno che continua

Il Balletto del Salento si conferma così un punto di riferimento per la danza nel territorio salentino, una scuola che è anche un luogo dell’anima, dove passione e dedizione plasmano non solo artisti, ma anche esseri umani consapevoli, sensibili e pronti a danzare la vita.

Con “Nel mezzo del cammin”, il Balletto del Salento ha ancora una volta saputo trasportare il pubblico in un mondo incantato, lasciando un segno indelebile nei cuori di tutti. E mentre il sipario si chiude, la fiamma della danza continua ad ardere, pronta a illuminare il prossimo viaggio.