Barletta in delirio per Ghali: da Milano al mare… un concerto che ha spaccato tutto
BARLETTA – Un'esplosione di suoni, luci ed emozioni ha travolto Barletta lo scorso venerdì 25 luglio, quando Ghali, icona della scena urban italiana, è salito sul palco del Fossato del Castello Svevo per una delle tappe più attese del suo Summer Tour 2025. L’evento, inserito nel cartellone del The Best Music Festival, ha richiamato migliaia di spettatori da tutta la Puglia e non solo. La cornice storica del Castello Svevo si è trasformata in uno scenario contemporaneo e pulsante, dove luci stroboscopiche, visual immersivi e una scenografia minimale ma intensa hanno accompagnato la voce di Ghali in un viaggio musicale che ha saputo fondere intrattenimento e riflessione.
Una giornata di attesa infinita (ma ne è valsa la pena), già dal mattino in tanti erano assiepati dinanzi all’ingresso del Fossato del Castello di Barletta, zaini in spalla, cappellini contro il sole, bottigliette d’acqua e tanta, tantissima voglia di vedere il rapper milanese. Il comune denominatore era uno solo: accaparrarsi le prime file, anche a costo di cibarsi con pranzo al sacco.
Erano le 21:20 circa quando si sono spente le luci e la folla è letteralmente impazzita. Ghali è salito sul palco con un outfit total black super stiloso, tra fumo e luci da urlo. La scaletta è stata un mix perfetto: dai super classici come Ninna Nanna, Ricchi Dentro e Cara Italia, fino ai brani più recenti tipo Chill, Niente Panico e Casa Mia. Ogni pezzo era un’onda di energia, con la gente che non smetteva mai di muoversi. Fin dalle prime note, l’artista italo-tunisino ha ribadito il suo stile unico: un mix di trap, rap e pop con contaminazioni multiculturali che sono ormai la sua cifra distintiva. Ma Ghali non è solo musica: il concerto è stato anche un palcoscenico per lanciare messaggi forti su temi come l’identità, l’integrazione, il razzismo e il conflitto in Palestina. Senza retorica, ma con la potenza della parola e dell’immagine.
Il live ha alternato brani storici e nuovi successi, con una scaletta capace di far ballare, ma anche di far pensare. Da Habibi a Ninna Nanna, da Paprika a Ricchi Dentro, il pubblico ha cantato in coro pezzi che sono diventati inni generazionali. Particolarmente intensi i momenti in cui Ghali ha proposto Cara Italia, Good Times e il recente Wily Wily, in cui le sue radici culturali esplodono in sonorità che raccontano una realtà urbana globale.
Il dopo live è stato subito invaso da storie, reel, video, TikTok e post ovunque: “IL MIGLIOR CONCERTO DELLA MIA VITA”, “Ghali a Barletta ha fatto storia”, “Ancora sto tremando”. E in effetti, era impossibile non sentirsi travolti.
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