“I nostri talenti devono mettere le loro competenze al servizio del territorio”. Parla la nuova Rettrice di Unisalento

FRANCESCO GRECO - LECCE. 70, ma non li dimostra. Gli anni dell’Università del Salento. Che ora, stop and go, riparte e si rilancia guidata, per la prima volta nella sua storia, da una donna.

Per i prossimi sei anni (2025-2031, entrerà in carica il prossimo 1 novembre), infatti, sarà la professoressa Maria Antonietta Aiello, calabrese (Cosenza), già pro-rettrice, ordinaria di Tecnica delle Costruzioni al Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione. L’abbiamo incontrata.

Prof.ssa Aiello, che ruolo può avere Unisalento nel contesto di un mondo che muta di continuo, in termini quasi esponenziali?

L’evoluzione del contesto, in quanto a cambiamenti sociali, economici e tecnologici, si riverbera ovviamente sull’identità e sul ruolo dell’Università pubblica italiana.

E in risposta a questi mutamenti il nostro Ateneo è chiamato a riaffermare la propria missione, tenendo sempre presente la sua storia e i suoi valori. Quest’anno, come lei ricordava, si celebrano i 70 anni dalla fondazione dell’Università del Salento, nata per volere di una comunità e del suo territorio di riferimento.

Io intendo ripartire proprio dal ruolo strategico di tutte le persone, che animano la nostra comunità, puntando al loro benessere come leva di crescita.

Solo avendo cura delle nostre “radici”, si può spiccare il volo per il raggiungimento di traguardi di sviluppo e di affermazione a livello internazionale.

In risposta ad un mondo sempre più interconnesso, il mio impegno sarà infatti quello di rendere sempre più il nostro Ateneo parte attiva delle reti globali della conoscenza.

Un’altra priorità, che risponde a molteplici sfide del nostro tempo – quali la crisi climatica, la tutela della salute, la lotta alle disuguaglianze sociali e la transizione digitale – è l’innovazione sostenibile, che sarà fil rouge del mio mandato.

Il Mezzogiorno d’Italia vive un dramma: la desertificazione demografica, dopo la formazione, tanti vanno fuori a vivere e lavorare. Ha in mente un’idea forte per “sedurre” le classi dirigenti di domani?

E’ importante che i nostri talenti, formati dalla nostra Università, possano anche mettere a servizio del territorio le proprie competenze e che il territorio offra loro la possibilità di riconoscimento e crescita professionale.

Ovviamente ognuno deve fare la sua parte. Come Rettrice vorrei rafforzare i legami con il mondo del lavoro, coinvolgendo imprese e professionisti già nei percorsi formativi, con un’attenzione particolare alla promozione dei tirocini e dei progetti di apprendistato per laureati.

Ritengo importante potenziare gli strumenti di placement, puntando anche su piattaforme digitali avanzate che facilitino il contatto diretto e rendano il matching tra domanda e offerta di competenze più efficiente e immediato.

Unisalento ha una buona immagine anche come ricerca: rafforzerà questo storico trend?

Si certamente, il mio impegno sarà quello di stimolare e valorizzare la ricerca in tutti i campi del sapere e a tutti i livelli della nostra comunità.

La ricerca è linfa vitale del progresso accademico, culturale e tecnologico e accresce il prestigio della nostra Università.

Ritengo, pertanto, fondamentali il monitoraggio delle eccellenze presenti in ogni area e la motivazione per ogni ricercatore nel superare eventuali difficoltà, affinché tutti possano esprimere al meglio le loro potenzialità.

Le sfide del presente, dall'intelligenza artificiale al cambiamento climatico, richiedono un approccio integrato che superi i confini disciplinari; mi impegnerò a favorire la collaborazione tra diverse discipline, creando sinergie che aprano nuove prospettive di ricerca.

Tra gli obiettivi che mi sono prefissata, voglio ricordare la procedura di accreditamento come istituzione europea di eccellenza nella gestione delle risorse umane per i ricercatori (HR Excellence in Research Award), che testimonia l’impegno concreto nell’implementare i principi della Carta Europea dei Ricercatori e del Codice di Condotta per l’assunzione dei Ricercatori.

In questo modo si contribuirebbe ad innalzare gli standard della nostra ricerca, ad attrarre talenti e a favorire la collaborazione internazionale.

Come pensa di rafforzare l’ancoraggio di Unisalento al territorio e nello specifico al contesto socio-economico e culturale?

L’interazione tra l’Università e il territorio ha un’importanza cruciale. Tra le mie proposte c’è quella di costituire una Consulta Permanente Università-Territorio, che potrà dare concretezza a uno sviluppo di breve e lungo periodo per la realtà accademica e per i suoi stakeholders.

Per incentivare poi l’integrazione tra le attività culturali cittadine e universitarie sarà istituito un Tavolo di coordinamento culturale, con rappresentanti dell’Ateneo e degli enti locali, che pianifichi in modo condiviso le iniziative culturali, valorizzando le sinergie e integrando l’offerta del nostro Ateneo nel più ampio calendario proposto dal territorio.